Alcuni giorni fa avevo letto una corrispondenza dalla Libia
su The Financial Times. L’argomento erano le condizioni in cui opera (il poco
che ne rimane) la Guardia Costiera libica. E ne veniva fuori una piccola storia
che ci riguarda e dalla quale non mi sembra che la nostra immagine
internazionale sia destinata a migliorare. Questo è il collegamento
all’articolo: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/2c9f22c0-f949-11e4-be7b-00144feab7de.html#axzz3asRzd99V.
Buona stampa. Intendiamoci, non è che gli altri Paesi
occidentali possano vantarsi di essere stati migliori di noi. Al contrario.
Quando si parla di attacchi della Nato, sarebbe bene tener conto del fatto che la
Nato è intervenuta in un secondo tempo per coprire Francia e Regno Unito, se
ricordo bene…
Lo stesso giornalista, Borzou Daragahi, ieri si era occupato delle condizioni di vita dei migranti in attesa di imbarcarsi verso l’Europa. Ecco il link: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/5d44ce2c-ff0a-11e4-84b2-00144feabdc0.html?siteedition=intl#axzz3b9akWC00.
Buona stampa. Inviterei a guardare con attenzione la tabella
che sintetizza la composizione per nazionalità dei migranti presenti in Libia a
Febbraio. Come si vede, prevalgono di molto le persone in fuga da nazioni in
guerra come Siria o Iraq. Questo dovrebbe far riflettere chi ha voglia di riflettere…
E torniamo rapidamente in Italia per segnalarvi l’editoriale
de Il Sole 24 Ore di ieri, firmato da Luca Ricolfi. Leggetelo, anche se l’effetto
non è per niente gradevole: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-24/se-l-inclusione-produce-esclusione-150349.shtml?rlabs=1.
Buona stampa.
E passiamo alla nostra battaglia. E, spero non me ne
vorrete, oggi si torna ad ascoltare jazz. Ho scelto un grande sassofonista argentino, Gato Barbieri, famoso, forse, soprattutto come autore della colonna sonora di Ultimo Tango a Parigi. Il pezzo che ho scelto è dedicato alla moglie ed è stato scritto dopo la sua morte: She is Michelle. Gato Barbieri è stato importante per farmi amare il jazz, ma questa storia ve l'ho già raccontata...
Nessun commento:
Posta un commento