Mi tocca concedere un po’ di spazio, dopo tanto tempo, alla lucidità e alla saggezza (si scherza, ça va sans dire) dello psiconano+barba-Mediaset, il quale non ha
trovato di meglio da fare che occuparsi di medicina preventiva e di oncologia,
argomenti dei quali è notoriamente uno dei massimi esperti non dico italiani,
ma addirittura mondiali.
In realtà, mi viene da pensare che il poveretto fosse un po’
irritato dalla diminuita presenza sui media e dallo sbiadire della popolarità
sua e anche del suo degno puparo.
Cronaca. Indipendentemente dalle competenze, penso che sia
vergognoso parlare in maniera strumentale di temi tanto sensibili e complessi come
la salute, la prevenzione e la cura delle malattie. In questo campo, il nostro Paese ha già
pagato un prezzo altissimo all’opportunismo dei politici (e, non si può
negarlo, anche di parte della classe medica, della magistratura e della stampa): il caso della
cosiddetta “cura Di Bella” e quello del cosiddetto “metodo Stamina” sono due
esempi di come, in Italia, si possa arrivare, con motivazioni che altrove non
verrebbero neppure prese in considerazione, a consentire l’impiego di terapie
prive di adeguato supporto scientifico ed elaborate al di fuori di ogni
controllo. Due esempi avvilenti, che hanno inflitto, purtroppo, anche un colpo
grave alla reputazione della ricerca e della medicina italiane. Oltre che danni alla salute dei pazienti trattati con queste metodiche.
Torniamo allo psiconano+barba-Mediaset. Oggi, in un commento
raccolto da Paolo Conti, anche il matematico Piergiorgio Odifreddi, ritenuto
abbastanza bendisposto verso Grillo, esprime un’opinione negativa sulle parole
del comico genovese, le cui implicazioni non vengono certo alterate dal tardivo
tentativo di rettifica citato anche da Il Fatto. Ecco il pezzo di Conti dal
Corriere della Sera di oggi: http://www.corriere.it/salute/15_maggio_11/prevenzione-tumori-scienza-contro-5-stelleoscurantismo-pericoloso-f2c4b0b4-f7a0-11e4-821b-143ba0c0ef75.shtml#.
Buona stampa. Oltre all’opinione di Odifreddi, troverete
anche quella del genetista Boncinelli e del sociologo De Masi, entrambi molto
critici. Quanto alle accuse a Veronesi, rispetto a quel che sostiene De Masi,
aggiungo che Grillo ha sbagliato anche per un altro motivo: l’attacco personale
a uno dei più famosi oncologi italiani, sguaiato com’è nello stile di Grillo,
finisce per danneggiare anziché per favorire il tema, senz’altro importante,
della necessità di maggiore trasparenza nei rapporti tra classe medica e
industrie attive nel settore della sanità, da quelle farmaceutiche a quelle che
producono apparecchiature. Dunque, una volta di più, lo
psiconano+barba-Mediaset, per procacciarsi un po' di attenzione e di approvazione, ha confermato
di non essere una risorsa per l’Italia, ma l’esatto opposto.
Non è il solo, purtroppo. Dovunque volgiamo lo sguardo,
vediamo politici preoccupati esclusivamente del consenso alle prossime elezioni,
non di adempiere al loro compito.
E pur di guadagnare qualche voto, la classe
politica italiana è disposta a tutto, anche ad alimentare quotidianamente
ignoranza e superstizione. Non me ne stupisco perché ignoranza e
superstizione sono nel retroterra di un'ampia parte della nostra classe politica,
nella quale viene accolto a braccia aperte chiunque, dalla quale non viene
escluso (quasi) nessuno e nella quale ci si sposta da una parte all’altra con sconcertante
facilità, a riprova del fatto che si aspira al posto, non alla missione e che
si cerca il vantaggio economico personale non il bene collettivo. A darmi ragione ci pensa la maggior parte delle liste per le prossime elezioni regionali.
Tanto per non farci mancare un ennesimo ritratto dello
squallore dei politici italiani, ecco l’articolo che Gian Antonio Stella ha
dedicato oggi, sul Corriere, alla coerenza riguardo alla norma sulle pensioni
bocciate dalla Corte Costituzionale: http://www.corriere.it/politica/15_maggio_11/gli-smemorati-partito-rimborsi-legge-voto-corte-costituzionale-brunetta-meloni-48b87d9c-f7b6-11e4-821b-143ba0c0ef75.shtml.
Buona stampa. Vero che si può cambiare idea, come osserva
anche Stella, ma qui non posso fare a meno di ripetermi: questi sono casi di parti
anatomiche fungibili.
Chiudiamo con la musica. Accontento un amico che, il giorno
del compleanno di Keith Jarrett, aveva pensato, scorrendo in fretta, che fosse quello di Keith Richards e
aveva sperato di ascoltare i Rolling Stones. Ecco, dunque, per Richi, uno dei brani più
famosi del gruppo inglese: Lady Jane, eseguita dal vivo a Londra nel 2012. Non proprio dei ragazzini...
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