Il sito LaVoce.info riferisce di una proposta di legge
presentata al Senato che mirerebbe, in apparenza, a replicare in Italia il Freedom of Information Act in vigore
negli Stati Uniti. Si tratta di una legislazione importante, che sicuramente svolge
un ruolo cruciale nel garantire trasparenza nei rapporti tra la pubblica
amministrazione e i cittadini americani.
Buona stampa. Auguriamoci che il Senato faccia bene il
lavoro che gli compete e promulghi una legge che, nel rispetto delle
particolarità del nostro ordinamento, produca un reale miglioramento nei
rapporti tra le amministrazioni pubbliche e i cittadini italiani, così da
renderli più simili, per trasparenza e chiarezza, a quelli delle nazioni più
progredite sotto questo punto di vista.
E veniamo alla Grecia e all’Europa, a quest’ultima
soprattutto. Come osserva Adriana Cerretelli, la lunga e apparentemente inutile
trattativa tra Bruxelles e Atene non solo non sembra destinata a concludersi
positivamente, ma ha gettato i semi del progressivo dissolvimento del sogno europeo,
innescando un processo politico difficilmente reversibile. Ecco l’articolo
della Cerretelli, pubblicato oggi su Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-26/se-europei-votano-no-all-austerita-tedesca-073736.shtml?uuid=ABhrtgmD.
Buona stampa.
Vi suggerisco un secondo articolo, ossia l’editoriale del
Corriere della Sera, scritto da Lucrezia Reichlin, la cui attenzione, com’è
ovvio data la sua formazione, si concentra sulle implicazioni economiche, anche
a casa nostra, della situazione greca. Il suo articolo lo potete leggere qui: http://www.corriere.it/editoriali/15_maggio_26/grecia-europa-equivoci-debito-74fffc92-0367-11e5-8669-0b66ef644b3b.shtml.
Buona stampa. Il rischio che il sogno comunitario si
dissolva è molto più concreto di quanto paiono rendersi conto i politici e i
burocrati europei.
Nella guerra contro i nemici della musica, oggi mi concedo
un ascolto multiplo dello stesso brano, cosa che non accade da qualche tempo.
Il pezzo che ho scelto è uno dei più belli tra quelli scritti da Joni Mitchell:
A Case of You, che vi ho già fatto
ascoltare in una versione della cantante canadese. Oggi l’ascoltiamo in tre
diverse esecuzioni, tutte al femminile. Mi sembra che sia in tono con gran
parte di quel che precede.
Cominciamo con Diana Krall, dal vivo.
La seconda versione è quella di Tori Amos, anche lei in concerto.
E chiudiamo con quella di k.d. lang.
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