Sgombriamo il campo da possibili equivoci: sto parlando della cupola dell'Ospedale San Raffaele e di quelle del Cremlino. Nessun intento di alludere ad altro. E iniziamo.
I nostri giornali hanno la brutta abitudine di scordarsi le cose, non diversamente da come fanno i politici. Molte vicende, dopo qualche giorno in cui conquistano grande spazio e grande attenzione, spariscono, vengono messe in disparte e non ne sappiamo più nulla.
I nostri giornali hanno la brutta abitudine di scordarsi le cose, non diversamente da come fanno i politici. Molte vicende, dopo qualche giorno in cui conquistano grande spazio e grande attenzione, spariscono, vengono messe in disparte e non ne sappiamo più nulla.
La questione del San Raffaele è un buon esempio. Da
settimane non se ne parlava più, anche se, forse, potremmo voler conoscere come
procede il risanamento di quello che è uno dei principali poli sanitari e di
ricerca del paese, diventato parte di un gruppo che dalla sanità in convenzione
trae il grosso del suo imponente fatturato.
E invece niente. Non una riga da parecchi giorni.
Fino a che, questa mattina, il Corriere della Sera, a firma
di Gerevini e Ravizza, riprende la questione con un pezzo piuttosto lungo, che
riferisce dei rapporti tra Don Verzè, il Direttore del Sismi e il Presidente
della Lombardia: http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_05/formigoni-don-verze-atti-su-misura-gerevini-ravizza_ea1dd1fa-6691-11e1-a7b0-749eb32f5577.shtml.
Mi sembra un articolo un po’ confuso, frettoloso nonostante
le dimensioni, ma non privo di qualche interesse, sebbene tocchi temi già
trattati in precedenza. Allora, come mai lo pubblicano proprio oggi, dopo che
sulla questione avevano lasciato depositare qualche dito di polvere? Semplice,
perché da domani si comincerà a vendere nelle edicole un libro, scritto dai due
medesimi giornalisti, e edito dal Corriere.
Voi che dite? Che genere di stampa è questa? Non riesco a
dare un giudizio positivo, pur riconoscendo che Gerevini e Ravizza hanno svolto
un ottimo lavoro nei mesi scorsi. I cosiddetti istant book non mi piacciono, emanano sempre un odore di
opportunismo e quei pochi che ho letto non valevano i soldi spesi per
comperarli anche perché, per loro natura, sono già superati il giorno
stesso in cui escono. La cronaca si fa sui giornali. I libri sono per la
storia.
Mala stampa.
Ahimè, i russi non mi hanno dato ascolto e ci ritroviamo
Putin padrone assoluto del paese. Ci vorrà un po’ di tempo per capire come si
muoverà e se l’atteggiamento aggressivo della campagna elettorale si tradurrà
in azioni che alimenteranno la tensione internazionale. Quello che posso già
dire è che, anche in questo caso, il voto sembra essersi svolto in maniera non
proprio corretta. I brogli li possono fare tutti, ma di solito chi è al potere
è avvantaggiato… Vi suggerisco un testo del Giornale e un video di Repubblica: http://www.ilgiornale.it/esteri/voto_irregolare_ma_paese_si_sta_muovendo/05-03-2012/articolo-id=575588-page=0-comments=1
e http://video.repubblica.it/mondo/russia-le-webcam-catturano-voti-multipli/89611?video.
Buona stampa.
A questo punto, pur tentato di farlo, eviterò di suggerire
ai romani come votare. Visto il successo ottenuto con i russi, preferisco
evitare consigli che potrebbero, sai mai, indurli a concedere ad Alemanno di restare
in carica per un altro mandato… Più che alle nevicate, penso a quello che
accade nella pletora di società controllate dal Comune di Roma, al quale, sarà
bene ricordarlo, lo Stato ha attribuito più volte fondi destinati a coprire i
buchi di bilancio. Sul Corriere Economia di oggi, Sergio Rizzo parla dell’Ama,
l’azienda comunale che si occupa (si fa per dire) della nettezza urbana e non
solo (per intenderci quella che aveva le pale spazzaneve e le ha tenute ferme).
Purtroppo l’articolo non è ancora stato pubblicato on line, ma vi terrò
aggiornati. Potrebbe anche valer la pena che faceste un salto all’edicola. E’
uno di quei pezzi che fanno male al fegato, ma DEVE essere letto. Grazie al
mastino truce!
Buona stampa.
Nessun commento:
Posta un commento