giovedì 22 marzo 2012

Come vorrei essere ottimista... proprio non ci riesco


Anche se non è nella mia natura, mi capita qualche volta di sentire il desiderio di lasciarmi andare all’ottimismo. Negli ultimi mesi, in Italia mi era parso di scorgere qualche ragione in più per assecondare questo desiderio, poi, però, le mie velleità vengono frustrate.
Vengono frustrate dal comportamento di politici e sindacalisti di fronte alla volontà del Governo di intervenire sul mercato del lavoro.
Fra tutti, visto che il PD mi sembra il partito che peggio affronta la questione, mi pare ottimo l’editoriale di Michele Salvati sul Corriere di oggi (http://www.corriere.it/editoriali/12_marzo_22/agitazione-delle-anime-salvati_132a58a0-73e6-11e1-970a-fabda8494773.shtml).
Buona stampa.
Poi, per procedere in bellezza (si fa assolutamente per dire), a spegnere il mio ottimismo ci pensa un signore (parola grossissima nel caso in questione) che ha occupato la poltrona di Ministro della Giustizia e  percepisce svariate migliaia di euro al mese dallo Stato e non sa fare altro che farsi fotografare e riprendere con una ceffa (che altro termine potrei usare?) che indossa una nera maglietta con una scritta ignobile, ripugnante. Beccato, il figuro non ha trovato di meglio che far diffondere fumose e ridicole scuse al suo addetto stampa (?) e poi fare lo stesso personalmente.
Almeno avesse il coraggio delle sue azioni… Neppure quello. C’è un bel video che dimostra chiaramente quanto fosse consapevole di quella maglietta e, quindi, che ha cercato di spacciare ai cittadini una bella storiella, convinto che gli italiani si meritino di essere presi per i fondelli. E bravo! Non dico neppure il nome, lo sapete tutti e tutti pensate quello che penso io di un individuo di questa fatta.
Buona stampa.
Chiuderei con quello che capita dalle parti di Bari. Non sia mai che mi lascio sfuggire un argomento che dimostra la qualità della nostra classe politica a tutti i livelli. E sul tema vi suggerisco la lettura di Antonio Polito dal Corriere della Sera di ieri (http://www.corriere.it/politica/12_marzo_21/i-tanti-pesci-in-barile-del-caso-emiliano-antonio-polito_382ad118-7321-11e1-85e3-e872b0baf870.shtml).
Buona stampa.
Probabilmente tornerò sul tema della Magistratura, che considero abbia grandissime colpe per i problemi del nostro sistema giudiziario. Per adesso mi limito a dire che ai Giudici e ai Pubblici Ministeri dovrebbe essere consentito di intraprendere la carriera politica soltanto dopo dieci anni dalle dimissioni dalla Magistratura. Ce ne sono troppi che, dopo essersi dimenati freneticamente per conquistare le prime pagine dei giornali e assai meno per dimostrare di aver svolto a dovere le proprie funzioni, si spogliano della toga, magari anche platealmente, per conquistare un seggio alle Camere o una poltrona di Sindaco o altro. Si preoccupino di fare bene il loro mestiere, non di prepararsi rampe di lancio verso la politica.
Mi ripeto, con gente come questa non si va da nessuna parte.

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