Ieri sera, mentre iniziavano i conteggi delle schede per i
ballottaggi nei comuni in cui si votava, leggevo questo editoriale di Luca
Ricolfi su Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-14/a-che-punto-sono-riforme-che-contano-143612.shtml?uuid=AC7ojb&fromSearch.
Buona stampa. Ricolfi ha perfettamente ragione: nonostante
tutti i suoi cinguettii, Renzi è assai lontano dall’aver agito realmente sui
mali del Paese, sulle condizioni che maggiormente incidono sulla qualità della
vita dei cittadini e delle imprese. Il verso non è affatto cambiato e il
passare del tempo, come dimostrano i risultati elettorali, esaspera i problemi
e il distacco degli italiani dalla politica.
Di che cosa si preoccupa Renzi mentre l’economia langue, le
tasse soffocano persone e aziende, gli adempimenti logorano chiunque svolga
anche una semplicissima attività e all’orizzonte si profilano le avvisaglie dei
nuovi balzelli prodotti dalle clausole di salvaguardia?
Ad esempio, della sostituzione di Bassanini e Gorno Tempini
alla guida della Cassa Depositi e Prestiti, così da poterne influenzare l’agire
con maggiore tranquillità, sgomberando, perché no?, il campo da quelle norme
dello statuto che impediscono investimenti in perdita e che, quindi, evitano la trasformazione della CDP in nell’erede delle non rimpiante
partecipazioni statali.
Non proprio una partita fondamentale per risolvere i
problemi di cui parla Ricolfi. Puzza, piuttosto, di questione di potere.
Il pericolo implicito in questa indifferenza di Renzi verso
le questioni economiche cruciali (inspiegabilmente assecondata da Padoan e di
cui pochi sembrano consapevoli nel governo) sta nel trascurare le conseguenze
dell’ormai quasi inevitabile default
della Grecia, risultato del modo vergognoso in cui sono state condotte le
trattative da entrambe le parti.
Che la Grecia sia, di fatto, in situazione quasi apertamente
fallimentare lo dice questo bel pezzo di Marcello Esposito sul sito
LaVoce.info: http://www.lavoce.info/archives/35698/ultima-chiamata-per-la-grecia/.
Buona stampa.
E lo confermano le dichiarazione rese oggi da Mario Draghi
al Parlamento Europeo: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-15/draghi-parlamento-europeo-investimenti-risalita-mercati-volatilita-normale-145420.shtml?uuid=ACmPdv.
Buona stampa. Riporto testualmente alcune righe: “Sul possibile default della Grecia «abbiamo
tutti gli strumenti per gestire la situazione al meglio». Anche se, con eventi
imprevedibili «entreremo in acque inesplorate», al momento «non possiamo fare
previsioni o immaginare le conseguenze a lungo termine» di una Grexit per il
futuro dellUnione europea.”
Dalle parti di Palazzo Chigi, a quanto pare, nessuno pensa a
quali acque inesplorate si aprono davanti alla nave così sapientemente
descritta da Ricolfi.
Un brano musicale breve, ma direi, per il titolo, abbastanza adeguato alle
circostanze: Giochi Proibiti nell’esecuzione alla chitarra di Andres Segovia.
Buona notte e buona fortuna.
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