lunedì 8 giugno 2015

Quasi un post in diretta


Ieri si sono svolte le elezioni in Turchia e non sono andate bene al Presidente Erdogan, il cui partito è sceso da oltre il 50% a circa il 41%, trovandosi così nell’impossibilità di governare in solitudine come accaduto negli ultimi anni e, soprattutto, di varare una riforma costituzionale che avrebbe ridisegnato il Paese secondo i voleri di Erdogan.
I mercati finanziari, che a loro modo valutano gli eventi politici e non amano l’instabilità, sembrano giudicare negativamente il voto turco: la borsa ha aperto con una brusca caduta così come la valuta nazionale, la lira, ha subito un calo abbastanza netto.
I commenti, pochi, che ho letto finora, al contrario, sembrano inclini a salutare l’esito del voto in maniera positiva, considerandolo un brusco e, forse, definitivo arresto della deriva assolutista impressa da Erdogan negli ultimi anni.
Vi propongo un articolo dal Financial Times (con le consuete riserve): http://next.ft.com/adbff740-0d34-11e5-a83a-00144feabdc0.
Buona stampa. Sia che lo abbiate letto sia che il sistema non ve lo abbia consentito perché non avete un abbonamento, riporto alcune parole che mi sembrano particolarmente significative perché sottolineano che il vero sconfitto è Erdogan: “Somebody will have to pay a price and I guess it will be Prime Minister [Ahmet] Davutoglu but the real loser is unquestionably President Erdogan,” said Soli Ozel at Kadir Has university.
Anche Alberto Negri, su Il Sole 24 Ore condivide questa posizione ed evidenzia i molti comportamenti che hanno, di fatto, alterato la tradizionale posizione politica internazionale della Turchia, saldamente ancorata a quella del mondo occidentale del quale, di fatto, ancora viene considerata parte. In realtà, proprio Erdogan ha contribuito a modificare profondamente quell’orientamento e ha di fatto schierato la Turchia tra le nazioni che alimentano i conflitti in corso nel Medio Oriente e nel Nord Africa. Ecco il link all’articolo di Negri: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-08/erdogan-perde-potere-assoluto-svolta-storica-turchia-081423.shtml?uuid=AB10UOuD.
Buona stampa.
Speriamo che Erdogan sappia perdere.
Passiamo alla musica, con un brano che costituisce una pietra miliare del rock inglese. Parlo di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, che ascoltiamo in una lunga esecuzione dal vivo del 1975.



Nessun commento:

Posta un commento