Dal Financial Times, con il consueto dubbio sulla
possibilità di accedere in mancanza di abbonamento, vi suggerisco la lettura di
un articolo che parla del costo di alcuni nuovi farmaci antitumorali: http://next.ft.com/9033f5fc-09d6-11e5-b6bd-00144feabdc0.
Buona stampa. Argomento delicato, sul quale non mi
pronuncio, salvo osservare che la lettura del pezzo di John Gapper non mette
certo il buon umore.
Buona stampa. Il solo commento che mi concedo è una
domanda: che concetto di Giustizia e di Onestà si afferma in un Paese che consente simili situazioni? Non rispondo, tanto sappiamo bene tutti e quattro
che genere di risposta verrebbe fuori. Penso soltanto alle giravolte che fanno
nelle loro tombe i Dogi veneziani, quelli veri, quelli della Repubblica
Serenissima, vedendo che ancora si accosta il loro nobile titolo a Galan, personaggio che ben rappresenta la pessima classe dirigente politica del Paese.
Passiamo oltre, ma senza cambiare argomento, solo area
geografica. Per chi non avesse visto, questa mattina è partita la Fase 2
dell’operazione chiamata “Mafia Capitale”. Potete leggere il resoconto de Il
Giornale: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/mafia-capitale-44-arresti-business-sugli-immigrati-1136575.html.
Cronaca. Ovviamente sono tutti innocenti sino all’ultimo
grado di giudizio. Tuttavia, forse, certi comportamenti non aiutano a
convincere i nostri partner europei a farsi carico con maggior decisione del
problema dei migranti.
Lasciamo le tutt’altro che gradevoli vicende italiane per
andare ad Ankara, dove Erdogan non trascura occasione per dimostrare quale
opinione abbia della democrazia e dei diritti fondamentali che, in uno stato
che si dice democratico, dovrebbero essere tutelati e garantiti. L’ultima è
l’accusa di spionaggio al direttore di un giornale dell’opposizione, come ci
racconta Alberto Negri su Il Sole 24 Ore di ieri: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-03/ankara-e-sempre-piu-lontana-dall-europa-115818.shtml?uuid=ABLVZYrD&fromSearch.
Buona stampa. Non trascurate l’ultima parte dell’articolo,
quella in cui si mette in rilievo con quante incongruenze si muova la
cosiddetta Coalizione che dovrebbe combattere l’ISIS. A me pare che si tratti
di tutto, ma non di una coalizione: manca, infatti, l’elemento del comune
interesse, mentre quasi tutti i partecipanti mirano a trarre qualche vantaggio,
aumentando o consolidando la propria sfera di influenza nell’area. E di questo,
ovviamente, si avvantaggia il cosiddetto Califfato.
Ancora da Il Sole 24 Ore un articolo che mi lascia senza
parole: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-04/quante-probabilita-hai-morire-5-anni-test-rivela-134052.shtml?uuid=ABcxoMsD.
Mala stampa. Come si fa a pubblicare una storia del genere?
Che senso ha? E come si può mettere a disposizione di chiunque un test del
quale persino uno degli ideatori mette in risalto il modesto livello di attendibilità, pur senza quantificarla (il che non mi
pare encomiabile da parte di uno statistico)? Ecco le sue parole: «Il test e il risultato - ha precisato Andrea
Ganna - possono essere effettuati on line, senza alcuna necessità di test di
laboratorio o esami fisici... ovviamente hanno un grado di incertezza e non
vanno assolutamente interpretati come una previsione deterministica». E
lasciamo perdere la concordanza…
Meglio ascoltare un po’ di musica. Oggi vi propongo un brano
di un compositore tedesco del XVII° secolo non molto noto: Johann Pachelbel (http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-pachelbel/). Si tratta del Canone in Re Maggiore.
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