venerdì 20 marzo 2015

Non li fermeremo con le chiacchiere


Questa mattina, sul mio profilo Facebook (https://www.facebook.com/roberto.frigo.12), ho condiviso e commentato l’editoriale odierno di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera: http://www.corriere.it/editoriali/15_marzo_20/strage-tunisi-noi-assediati-troppo-timidi-europa-jihad-isis-c2251716-cec7-11e4-8db5-cbe70d670e28.shtml.
Buona stampa. Da tempo Galli della Loggia ci ricorda (semplifico) che non possiamo illuderci di preservare la nostra civiltà con le chiacchiere, ma che dobbiamo sporcarci gli anfibi. Ha ragione, anche se pochi sembrano capirlo, soprattutto tra coloro che reggono le sorti delle nazioni occidentali.
A proposito, mi corre l’obbligo di suggerirvi anche la lettura di un articolo di Alberto Negri da Il Sole 24 Ore di oggi: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-03-20/un-piano-marshall-mai-decollato-e-mediterraneo-torna-polveriera-063703.shtml?uuid=ABqNJMCD&fromSearch.
Buona stampa. Giusto per non dimenticare quante promesse e quante parole abbiamo rifilato ai paesi che, uno dopo l’altro, sono diventati bersaglio dell’estremismo islamico. E sempre Negri, sempre sul 24 Ore e sempre oggi mette in luce la debolezza della Tunisia: http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2015-03-20/una-guerra-all-occidente-063514.shtml?uuid=ABhEIMCD&fromSearch.
Buona stampa.

Insomma, c’è molto di cui essere preoccupati e, purtroppo, non si vede né la capacità né la volontà dei politici occidentali di affrontare la situazione come sarebbe necessario.
Se non bastassero le apprensioni causate dal fondamentalismo islamico, anche il quadro dell’economia appare assai meno rassicurante di quanto l’andamento delle borse farebbe supporre.
Non voglio annoiarvi proponendovi una lunga serie di articoli, ma, credetemi, stiamo galleggiando su acque infide. Magari non succederà nulla, ma le manovre delle banche centrali, che stampano moneta senza sosta, hanno alimentato e ancora alimentano situazioni capaci di provocare, a voler essere ottimisti, grande instabilità.
Parliamo, ad esempio, dell’aumento del debito dei paesi emergenti e di quello delle compagnie petrolifere, del proliferare delle operazioni dei cosiddetti sistemi bancari “ombra” e, ultimo, ma non ultimo, della difficoltà stessa di attuare le politiche di espansione monetaria decise dalla Banca Centrale Europea, soprattutto riguardo all’acquisto di titoli di stato della Germania.
C’è da leggere fino alla noia per chi avesse voglia di approfondire i temi cui ho solo accennato.
Altri suggerimenti li potete trovare sul blog di Roberto Plaja. Un buon esempio è un suo vecchio post sul prezzo del petrolio: http://www.theboxisthereforareason.com/2014/11/30/oil-oil-so-much-oil/.
La data è 30 novembre 2014. Aveva visto giusto.
E veniamo alla nostra guerra. Una bella canzone di Ivano Fossati, i cui testi, molto spesso, sfuggono a qualsiasi costrizione. Il titolo è I treni a vapore.




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