Il primo articolo che vi segnalo è apparso ieri su La
Lettura, l’inserto domenicale del Corriere della Sera. L’autore è Michele
Salvati, che analizza la mancanza di leadership di cui soffre l’Europa,
argomento del quale ho parlato anche troppo; oggi lascio che a farlo sia Salvati, che è
molto più preparato e bravo di me: http://lettura.corriere.it/debates/l%E2%80%99identikit-del-leader/.
Buona stampa.
Il Mastino truce, Sergio Rizzo, non sembra intenzionato, almeno
per ora, ad andare in vacanza e così mi tocca (in realtà lo faccio con piacere)
segnalarvi un suo articolo anche oggi. L’argomento è troppo ghiotto (sebbene indigesto, come quasi tutti quelli di cui si occupa): l’andamento dei conti
della RAI (http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_30/rai-cause-lavoro-giudice_aa9a3370-da04-11e1-aea0-c8fd44fac0da.shtml).
Buona stampa.
Questo articolo mi da motivo di tornare su un tema di cui ho già parlato, ma mi sembra indispensabile riprenderlo.
Io ho detto e ripeto che, finché esiste, il canone RAI va
pagato, però se non si mettono in mente di cambiare certe regole, di cui ho già
scritto in passato, e se non si decidono a fare la voce grossa là dove
l’evasione risulta maggiore, credo che mi faranno passare la voglia di pagarlo.
In realtà, il problema è più grave e riguarda molte altre norme, non soltanto di natura fiscale. Non
è tollerabile che, in certe zone, un'elevatissima percentuale di abitanti ignori alcune leggi e lo
faccia senza che nessuno tenti neppure di modificare la situazione. Ritorniamo
all’ultimo articolo di Stella che vi ho suggerito di leggere, quello sull’abusivismo
edilizio. Ma vi pare possibile che Enel e Telecom non facciano una piega ed
effettuino gli allacciamenti in case abusive? Probabilmente, anzi di sicuro, le
cose sono cambiate in seguito alla privatizzazione di entrambe le società, ma
oltre vent’anni orsono, quando presi in affitto un appartamento, sia Enel che Sip
(allora si chiamava ancora così) vollero copia del contratto di locazione per
aprire la procedura di allacciamento. Forse si eccedeva allora nella direzione
del rigore, ma certo oggi si eccede in quella del lassismo.
E a ogni buon conto, nell’epoca dei computer, possibile che
non si riesca a incrociare i dati e far emergere le situazioni illegali? Sono certo che si possono confrontare gli archivi dei Catasti con quelli dell'Enel, ci vorrà un esperto informatico di buon livello, niente di più. Possibile che nessuno, dalle parti del Governo e del Parlamento, si renda conto di quanta acqua si porta al mulino (piuttosto sgangherato) della Lega
tollerando un così elevato spread nell'applicazione della legge nelle diverse regioni italiane? Evidentemente esiste la volontà politica di non
intervenire adeguatamente in questa materia.
Sarebbe il caso che persone serie e stimabili come sono il Professor Monti e la Dottoressa Tarantola e il Dottor Befera e i tanti altri coinvolti si ricordassero che l'equità non è un concetto da intendersi solo in senso quantitativo. Non devono soltanto pagare di più i più ricchi, ma devono anche pagare tutti ovunque! E' arrivato il momento di affrontare seriamente la questione dell'equità geografica nell'applicazione della normativa fiscale e non solo (pensate all'assicurazione RCAuto).
Non posso negarlo: vorrei tanto che il Mastino truce andasse a spulciare i
numeri delle raccomandate da Lamezia dirette al Nord, al Centro, al Sud e alle
Isole. Sarebbe interessante verificare se, a fronte di un’evasione del canone RAI superiore al 40% in Sicilia e in Campania, le raccomandate spedite da Equitalia, per recuperare le somme evase, in
quelle regioni sono più o meno numerose di quelle spedite, che so?, nel Veneto
piuttosto che in Liguria.
Farò di più, suggerirò a Rizzo di occuparsi dell'argomento. E vi dirò come va a finire.
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