Che le intercettazioni delle telefonate costituiscano una
violazione della privacy, non c’è dubbio. Che la magistratura italiana ne
faccia uso eccessivo e anche improprio, anche questo è indiscutibile. E,
tuttavia, in numerosi casi le trascrizioni di conversazioni consentono di
comporre un ritratto molto nitido, e molto preoccupante, della nostra classe
politica.
Di per sé, talune intercettazioni possono anche non avere
rilevanza penale, però spiegano molto bene perché il nostro paese, tra quelli
considerati avanzati, guida le classifiche per corruzione e mancanza di
trasparenza.
Oggi, sul Sole 24 Ore, a firma di Claudio Gatti, ottimo giornalista
investigativo, c’è un pezzo interessante che analizza una lunga conversazione
tra Belsito, già tesoriere della Lega, e la moglie di Umberto Bossi, Manuela
Marrone (http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-07-10/troppi-ignoranti-vergogno-063947.shtml?uuid=AbxeoS5F&fromSearch).
Buona stampa.
C’è tutto quel che dobbiamo sapere.
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