Tra i miei tre lettori credo siano pochi quelli che hanno
meno di cinquant’anni. Comunque, anche per quelli la cui età è nell’intorno dei
cinquanta, certe vicende non rientrano nelle memorie del liceo e, se è accaduto loro quel
che è accaduto a me, la storia del XX secolo, se l’hanno studiata, lo hanno
fatto da soli perché a scuola si arrivava a malapena alla Prima Guerra
Mondiale, evitando di crearsi problemi affrontando il periodo successivo...
In questi giorni, in Italia e nel Regno Unito, due fatti
hanno riportato in evidenza episodi della Seconda Guerra che, forse, alcuni
ignorano o, magari, hanno semplicemente scordato.
Sono articoli di rapida lettura, niente di troppo
complicato, un buon modo per ritrovare o conoscere pezzi della storia recente.
Dal Guardian e dall’Indipendent due articoli che parlano
dell’inaugurazione del monumento dedicato ai soldati del Bomber Command morti a
bordo dei velivoli impiegati principalmente per colpire la Germania. Sono stati
oltre 55.000, su un totale di oltre 125.000 impiegati nelle operazioni durante
tutta la guerra. Molti, certamente. E in percentuale impressionante: poco meno
di uno su due è morto in missione. Un sacrificio imponente che, tuttavia, va
valutato tenendo conto, per esempio, che nella sola città di Dresda, bombardata
con estrema durezza nel febbraio 1945, vi fu un numero di morti indeterminato,
ma compreso tra 18.000 e 25.000. La guerra è guerra e non intendo certo
mettermi a fare una stupida aritmetica per poi magari rifilarvi un non meno
stupido pistolotto. Ho semplicemente pensato che l’inaugurazione del memoriale
di Green Park fosse una buona occasione per farci venire la voglia di conoscere
meglio quelle vicende. Magari anche grazie a un romanzo importante qual è
“Mattatoio N. 5” di Kurt Vonnegut. Il pezzo del Guardian lo trovate qui: http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/jun/29/bomber-command-memorial-artistic-jingoism?INTCMP=SRCH.
Quello dell’Indipendent qui: http://www.independent.co.uk/hei-fi/views/mary-dejevsky-a-new-war-memorial-is-what-britain-doesnt-need-e-7899068.html?origin=internalSearch.
Buona stampa. Come vedrete, entrambi i giornali hanno un
atteggiamento critico, a riprova di quanto le vicende dei bombardamenti
indiscriminati costituiscano una ferita ancora aperta, almeno in una certa
parte della popolazione del Regno Unito.
Venendo a fatti italiani, Il Corriere, sempre il 29 Giugno,
dava notizia del ritrovamento di parti del relitto della corazzata Roma,
affondata dai bombardieri tedeschi dopo l’8 Settembre. Anche questo evento
riporta alla memoria azioni di estrema durezza e dovrebbe farci riflettere
attentamente quando si parla dell’Europa di oggi e si propongono soluzioni
alquanto sbrigative per i problemi che abbiamo di fronte. Andate a rileggere
l’articolo di Helmut Schmidt che vi ho segnalato qualche settimana fa.
Ecco il link all’articolo del Corriere: http://www.corriere.it/cultura/12_giugno_29/nese-trovata-corazzata-roma_65fc57b4-c1ec-11e1-8b65-125b10ae7983.shtml.
Buona stampa.
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