lunedì 2 luglio 2012

Dal buio del passato


Tra i miei tre lettori credo siano pochi quelli che hanno meno di cinquant’anni. Comunque, anche per quelli la cui età è nell’intorno dei cinquanta, certe vicende non rientrano nelle memorie del liceo e, se è accaduto loro quel che è accaduto a me, la storia del XX secolo, se l’hanno studiata, lo hanno fatto da soli perché a scuola si arrivava a malapena alla Prima Guerra Mondiale, evitando di crearsi problemi affrontando il periodo successivo...
In questi giorni, in Italia e nel Regno Unito, due fatti hanno riportato in evidenza episodi della Seconda Guerra che, forse, alcuni ignorano o, magari, hanno semplicemente scordato.
Sono articoli di rapida lettura, niente di troppo complicato, un buon modo per ritrovare o conoscere pezzi della storia recente.
Dal Guardian e dall’Indipendent due articoli che parlano dell’inaugurazione del monumento dedicato ai soldati del Bomber Command morti a bordo dei velivoli impiegati principalmente per colpire la Germania. Sono stati oltre 55.000, su un totale di oltre 125.000 impiegati nelle operazioni durante tutta la guerra. Molti, certamente. E in percentuale impressionante: poco meno di uno su due è morto in missione. Un sacrificio imponente che, tuttavia, va valutato tenendo conto, per esempio, che nella sola città di Dresda, bombardata con estrema durezza nel febbraio 1945, vi fu un numero di morti indeterminato, ma compreso tra 18.000 e 25.000. La guerra è guerra e non intendo certo mettermi a fare una stupida aritmetica per poi magari rifilarvi un non meno stupido pistolotto. Ho semplicemente pensato che l’inaugurazione del memoriale di Green Park fosse una buona occasione per farci venire la voglia di conoscere meglio quelle vicende. Magari anche grazie a un romanzo importante qual è “Mattatoio N. 5” di Kurt Vonnegut. Il pezzo del Guardian lo trovate qui: http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/jun/29/bomber-command-memorial-artistic-jingoism?INTCMP=SRCH. Quello dell’Indipendent qui: http://www.independent.co.uk/hei-fi/views/mary-dejevsky-a-new-war-memorial-is-what-britain-doesnt-need-e-7899068.html?origin=internalSearch.
Buona stampa. Come vedrete, entrambi i giornali hanno un atteggiamento critico, a riprova di quanto le vicende dei bombardamenti indiscriminati costituiscano una ferita ancora aperta, almeno in una certa parte della popolazione del Regno Unito.
Venendo a fatti italiani, Il Corriere, sempre il 29 Giugno, dava notizia del ritrovamento di parti del relitto della corazzata Roma, affondata dai bombardieri tedeschi dopo l’8 Settembre. Anche questo evento riporta alla memoria azioni di estrema durezza e dovrebbe farci riflettere attentamente quando si parla dell’Europa di oggi e si propongono soluzioni alquanto sbrigative per i problemi che abbiamo di fronte. Andate a rileggere l’articolo di Helmut Schmidt che vi ho segnalato qualche settimana fa.
Buona stampa.

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