Meno male che Mario Monti e, modestamente, anche il
sottoscritto non sono rimasti soli a pensare che il calcio italiano ha bisogno
di una bella opera di pulizia, profonda e incisiva. Lo sostiene con un
piacevole tocco di ironia Gigi Garanzini sul Sole 24 Ore di oggi (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-01/disinfestiamo-calcio-prima-tardi-083112.shtml?uuid=AbXzCdlF).
Buona stampa.
Andando a leggere di qua e di là sulla vicenda dei soldi di
Buffon, si scopre che i suoi legali avrebbero sostenuto che le somme affluite
alla tabaccheria di Parma erano «trasferimenti di denaro volti a tutelare il
patrimonio personale di Buffon». Con l’aria che tira, onestamente, vorrei
capire meglio la questione: credevo che per tutelare il proprio patrimonio,
qualunque sia la dimensione, le persone normali si rivolgessero alle banche o alle
società di gestione del risparmio o, nel caso dei fortunati particolarmente ricchi, ai family office. Buffon, invece, si
rivolge a una tabaccheria dove si effettuano scommesse sportive. Allora,
investire in azioni e obbligazioni, soprattutto in un epoca in cui i politici
più potenti si chiamano Merkel, Sarlozy, Cameron e così via, sicuramente ha
assunto i connotati della scommessa, tuttavia ho la sensazione che Lottomatica
non sia propriamente il canale migliore per tutelare i propri risparmi.
Buffon deve aver studiato molto bene la lezione (si fa per
dire) di Formigoni. Se l’arrampicata sugli specchi fosse inserita tra le prove olimpiche,
la coppia Buffon-Formigoni costituirebbe un binomio sicuramente vincente.
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