La nostra vacanza dai politici, purtroppo, non poteva
durare. Ecco, quasi in presa diretta, la prova di quale sia lo stato di
decomposizione morale dei membri del Parlamento. In ritrovata sintonia, Lega e
Pdl hanno deciso che sia preferibile occuparsi del cosiddetto Senato Federale,
che per la verità non fa neppure parte del disegno di legge di riforma
costituzionale, anziché approvare l’articolo uno del medesimo disegno di legge,
quello che riduce il numero dei parlamentari.
E il Presidente del Senato, Schifani, ha anche il coraggio
di dire che non dobbiamo preoccuparci, perché lui si è impegnato a far sì che
si approvi il taglio, parte del ridimensionamento dei costi della politica che Schifani, con Fini, aveva promesso molti mesi fa di far realizzare in tempi rapidissimi. Un impegno che, se ricordo bene, avrebbe dovuto essere
mantenuto entro il 31 Gennaio. La parola di Schifani: una garanzia…
Ecco un po’ di cronaca sulla vicenda: Libero (http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1042244/Le-riforme-istituzionali-partono-male---accantonato-taglio-parlamentari.html),
La Repubblica (http://www.repubblica.it/politica/2012/06/20/news/riforme_alleanza_lega-pdl_sul_senato_federale_e_il_pd_insorge-37564680/?ref=HREC1-6)
e il Corriere della Sera (http://www.corriere.it/politica/12_giugno_20/riforma-costituzionale-rinvio-taglio-deputati-senato-federale_9e84722e-bac6-11e1-9945-4e6ccb7afcb5.shtml).
Naturalmente, quando si tratta di informare gli italiani, Il
Giornale dell’ottimo Sallusti tiene una posizione diversa dagli altri
quotidiani: non pubblica la notizia. Per Il Giornale la mossa di Pdl e Lega non
merita attenzione, sai mai che i lettori scoprano che anche i due vecchi
alleati fanno parte della casta…
Sallusti, evidentemente, non ha tempo per dare le notizie
scomode, ma ne trova per scrivere i suoi editoriali, testi meditati,
convincenti, equilibrati, come questo: http://www.ilgiornale.it/interni/votare_non_e_reato/17-06-2012/articolo-id=592953-page=0-comments=1.
Vorrei poter allargare le votazioni con una quarta
categoria, però violerei una delle regole che mi sono imposto il giorno in cui
ho deciso di aprire il blog.
Mala stampa. Però avrei voluto scrivere ben altro…
Parliamo di cose serie, e di quotidiani un po’ meno, come
dire?, distratti…
Sul Sole 24 Ore di oggi ci sono alcuni articoli dedicati
alla dimensione degli investimenti in derivati delle principali banche europee.
Meritano di essere letti, sono scorrevoli e semplici e aiutano a comprendere
molto bene quali rischi comporta questa situazione e quali e quanto pesanti
siano gli effetti sulle economie dei diversi paesi.
I link sono questi: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-20/spirale-fermare-063617.shtml?uuid=AbhEUCvF&fromSearch,
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-20/mina-derivati-vale-meta-063645.shtml?uuid=AbrjUCvF&fromSearch
e http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-06-19/danni-collaterali-feriscono-italia-230145.shtml?uuid=AbqZTBvF&fromSearch.
Buona stampa. Che sarebbe bene qualcuno facesse leggere a
Sallusti: sai mai che servisse a fargli vedere le cose come stanno e non come
vorrebbe che stessero.
Proseguiamo con la cronaca delle ultime vicende dei
Ligresti. Conoscendo il nostro paese, non mi abbandono all’ottimismo, tuttavia
si può immaginare che, finalmente, si faccia un po’ di chiarezza sulla gestione
a dir poco disinvolta di uno dei principali gruppi assicurativi italiani. Ancora
dal Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-06-20/board-fonsai-chiude-ligresti-064049.shtml?uuid=AbpXXCvF&fromSearch.
Buona stampa. E la storia non finisce certo qui...
Buona stampa. E la storia non finisce certo qui...
E finiamo con il fondatore di Wikileaks, il quale, per
sfuggire alla richiesta di estradizione della Svezia, dove deve scontare una condanna per
violenza sessuale, e degli Usa, per la pubblicazione di documenti riservati, ha deciso di rifugiarsi nell’ambasciata ecuadoregna a Londra:
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/459155/.
Sbaglierò, ma a me sembra cha Assange sia assai meno limpido di quel che vuole apparire.
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