Secondo me, Wikipedia si sbaglia. Se andate alla pagina dedicata a Beppe Grillo, infatti, potete leggere che la data di nascita è il 21 Luglio
1948 (http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Grillo).
E’ un’informazione scorretta, Grillo compie gli anni molto
più spesso, come dimostra il fatto che i principali partiti italiani si sentano
in dovere di fargli anche più di un regalo al giorno.
Ieri, con le nomine per due Autorità di garanzia
(comunicazioni e privacy), veramente si è superato ogni limite.
Non vale la pena che mi metta a spiegarvi cosa è accaduto.
Ne parlano tutti i giornali ed io, oltre a indicare qualche collegamento, dirò
soltanto che ormai questa classe politica ha dimostrato di meritare anche le
peggiori farneticazioni del comico genovese. Se Grillo avrà la maggioranza dei
voti nel 2013, sarà tutto fuorché merito suo. Il successo del Movimento 5
Stelle sarà il frutto della totale mancanza di rispetto per gli italiani che
tutti (TUTTI) i partiti dimostrano quotidianamente, assumendo decisioni
vergognose, tanto più intollerabili nel momento di crisi che attraversiamo. E
se, una volta ottenuta la maggioranza, Grillo deciderà di mettere
effettivamente alla gogna Berlusconi e Bersani, Alfano e Casini, Di Pietro e
Maroni, Rutelli e Franceschini e Rosi Bindi e Daniela Santanché e tanti altri
ancora, non si potrà dire che sbaglia. Questa classe politica merita di essere
punita duramente, non solo con il voto, ma con leggi popolari che impongano a
tutti questi cialtroni di pagare il loro conto con la collettività. Non sono un
sostenitore di Beppe Grillo e non intendo certamente diventarlo, considero gran
parte delle sue affermazioni assurde, pericolose e dettate dal più squallido
opportunismo. Detto questo, credo che sia necessario infliggere a questa classe
politica punizioni esemplari. Non esiste altro modo per impedire che altri
possano pensare di guidare il paese nella stessa maniera in futuro. Le malattie
gravissime richiedono terapie particolarmente energiche.
Ecco un po’ di articoli di cronaca sulla questione delle
Autorità: da Repubblica (http://www.repubblica.it/politica/2012/06/06/news/elezione_agcom-36637444/)
a La Stampa (http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/457169/),
da il Gazzettino (http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=200677&sez=ITALIA)
a Libero (http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1033169/Polemiche-per-le-nomine-alle-Authority--Grillo---Una-presa-per-i-fondelli-.html).
Senza voto. Si tratta, appunto, di cronaca. Ne parlano tutti, anche la Gazzetta di Paperopoli, non però il Giornale dell'ottimo Sallusti.
Per un commento, come di consueto pungente, vi segnalo
invece Sergio Rizzo nel fondo dedicato alla questione sul Corriere (http://www.corriere.it/editoriali/12_giugno_07/mercatino-autorita-rizzo_538ed22a-b060-11e1-b62b-59c957015e36.shtml).
Buona stampa.
Non so, davvero non riesco a spiegarmi come sia possibile che
non capiscano o, meglio, che non vogliano capire. Io mi chiedo che genere di
persone possano essere figuri come questi, che continuano imperterriti a
gestire la cosa pubblica in maniera così ignobile. E hanno anche la faccia
tosta di sfottere, come fa la consorte di Bruno Vespa (il maestoso monumento al giornalismo asservito e alla piaggeria che nessun paese al
mondo ci invidia): la signora Iannini sostiene, infatti, che avrebbe preferito
tornare al lavoro di magistrato (http://www.corriere.it/politica/12_giugno_07/lady-vespa-moglie-bruno-alla-privacy-ma-volevo-la-toga_9c08ebf2-b06b-11e1-b62b-59c957015e36.shtml).
Buona stampa.
La Signora è sempre in tempo per soddisfare la sua
aspirazione e per dimostrare che le sue non sono chiacchiere. Non deve far
altro che comunicare la propria rinuncia alla carica di consigliere
dell’Autorità Garante della Privacy. E anche al suo discreto stipendio.
Cosa dite? Darà immediatamente le dimissioni, l’Augusta
Signora Vespa?
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