Vista l’aria che tira, meglio iniziare con un pezzettino
divertente: Dominique Strauss-Kahn ha fatto causa per danni alla cameriera
dell’albergo di New York che lo aveva denunciato per violenza, denuncia poi
ritrattata. La notizia la potete leggere sul sito di Repubblica (http://www.repubblica.it/esteri/2012/05/15/news/dsk_diallo-35188199/?ref=HREC1-11).
Buona stampa.
Non metto in discussione la legittimità della scelta dell’ex
direttore del Fondo Monetario Internazionale, mi chiedo solo come pensa di
poter ottenere un milione di dollari da un’immigrata africana che faceva le pulizie
al Sofitel di Manhattan. E a cosa gli serviranno, sempre che riesca a farseli
dare tutti questi dollari? Strauss-Kahn ha occupato per diversi anni una
posizione ben retribuita e di grande prestigio, mi sembra improbabile che gli
serva il milione di dollari della Diallo. E mi pare assai improbabile che lo
possa mai riscuotere. Ripeto, più che lecito far causa, ragionevole, francamente, non direi, anche perché Strauss-Kahn ha dimostrato di preoccuparsi assai poco della sua reputazione, come provano le sue vicende processuali in Francia.
Veniamo a un argomento assai meno divertente, anzi, molto
preoccupante: l’incapacità dei partiti greci di trovare un accordo per formare
un nuovo governo. Ne parlano tutti i quotidiani e ci sono commenti d’innumerevoli
opinionisti, perciò non ho molto da aggiungere, se non ribadire il mio sconcerto di
fronte all’incapacità della classe politica, in quasi tutti i paesi dell’Unione
Europea, di avere una visione di lungo termine e di non basarsi su
considerazioni di puro vantaggio elettorale a breve termine.
Anche a non voler considerare le conseguenze per i paesi
(tra i quali anche l’Italia) maggiormente esposti al rischio di contagio (che
di fatto si è già ben diffuso e che si fa sentire), l’incapacità dei partiti
greci di trovare un accordo mi sembra un azzardo pericolosissimo,
presumibilmente dettato dalla speranza di poter seguire un percorso diverso da
quello prescritto da Ue, BCE e FMI o di rinegoziare le condizioni dell’accordo
sottoscritto qualche mese fa. Peccato che, se realmente proveranno a tirare la
corda, difficilmente otterranno qualcosa e se, come molti danno per scontato,
usciranno dall’eurozona, per la Grecia le prospettive saranno ben peggiori di
quelle attuali, già indubbiamente gravissime. Lo spiega un articolo del Sole 24
Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-05-15/grecia-lascia-euro-costi-110520.shtml).
Buona stampa.
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