Cominciamo con una gratificazione alla mia vanità, ma non
solo: i miei tre lettori sanno che mi piace farmi dare ragione da persone ben
più intelligenti e preparate di me. Ecco, dunque, dal Corriere della Sera di
oggi, un articolo in cui Michele Ainis valuta l’operato del Parlamento negli
ultimi mesi: http://www.corriere.it/opinioni/12_novembre_29/ainis-fantasia-legislativa-camere_4898f3f2-39fc-11e2-8e20-34fd72ebaa93.shtml.
Buona stampa. L’argomento è lo stesso del mio post di ieri: Ainis usa il
fioretto, io ho usato la mannaia. Lui è professore universitario, io mi
considero un contadino. Questo, però, importa poco, conta, invece, che non si riesca
a promulgare norme di cui abbiamo bisogno. L’orologio, perciò, se lo comprano, non lo
paghiamo noi…
Sempre sul Corriere della Sera di oggi c’è un’intervista a
Giancarlo Galan di Alessandro Trocino, che, purtroppo, non è disponibile on
line. Riporto il titolo, che, ovviamente, si riferisce alle ipotizzate elezioni
primarie del Pdl: “E’ giusto farle saltare si ruota attorno a Silvio”.
E qui bisogna ricordarsi chi è questo "autorevole" esponente
del Pdl. Galan è stato per 15 (QUINDICI) anni presidente della Regione Veneto.
Durante il suo mandato, probabilmente troppo breve per
questo, il Veneto non è riuscito a darsi uno Statuto.
Nel frattempo, però, ha acquistato una propria sede a
Bruxelles. Sì, una sede in cui, oltre agli uffici della “ambasciata”, c’è anche
un’area destinata a ospitare il Presidente della Regione nei suoi soggiorni
nella capitale belga, evitandogli così il disagio di dover chiedere alla
segretaria di prenotare l’albergo.
Sempre nel periodo di tempo in cui lo Statuto non veniva
promulgato e si comprava la sede di rappresentanza a Bruxelles, la Regione
Veneto ha dato particolare impulso alla propria società finanziaria, Veneto
Sviluppo. Tra le partecipazioni di Veneto Sviluppo c’era e c’è Cosecon,
ribattezzata Attiva (http://www.attivaspa.com/),
società che ha tra i propri soci parecchi comuni della Bassa veneta, artefice
della realizzazione di numerose aree industriali e artigianali, in parte
inutilizzate, che credo non goda di buona salute. Non scrivo parole diverse
perché, sebbene sia posseduta soprattutto da enti pubblici, Attiva non rende
disponibile il bilancio sul proprio sito, quindi preferisco essere prudente.
Scommetterei, però, che, se esistesse, neppure un’ipotetica ottima agenzia di valutazione del
credito attribuirebbe ad Attiva una delle prime due lettere dell’alfabeto. E
forse neppure la terza…
Mi fermo qui, ma potrei parlare anche di altro. In sintesi,
la mia personale opinione, ripeto OPINIONE, è che mi pare difficile
entusiasmarsi per quanto fatto da Galan come Presidente del Veneto.
Successivamente, quando i calcoli di Berlusconi hanno destinato
Zaia a sostituire Galan alla Regione Veneto, Galan ha sostituito Zaia,
diventando Ministro dell’Agricoltura. Giusto per pochi mesi, perché poi
Berlusconi ha rifatto i conti e ha deciso che al Ministero dell’Agricoltura
doveva metterci Saverio Romano. Galan, quindi, ha fatto le valigie e le ha
portate al Ministero dei Beni Culturali, prendendo il posto di Sandro Bondi.
Del periodo trascorso in questo dicastero da Galan, direi
che possiamo ricordare soprattutto due momenti, nessuno dei due propriamente
encomiabile.
Il primo ricordo l’affido a Fabrizio Roncone, del Corriere
della Sera. Un'intervista a Giustina Destro, già sindaco di Padova e allora deputato del Pdl, che risale al settembre dello scorso anno: http://www.corriere.it/politica/11_settembre_12/roncone-galan-destro_ed79926a-dd1d-11e0-a93b-4b623cb85681.shtml.
Buona stampa. Questo è il Roncone che apprezzo.
Il secondo al Mastino mite, ossia a Gian Antonio Stella, in
un articolo, sempre dal Corriere, di quasi due mesi fa: http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_08/quel-saccheggio-continuo-predatore-libri-gian-antonio-stella_081d7b72-110c-11e2-b61f-b7b290547c92.shtml.
Buona stampa.
No. Aggiungiamo, per completare il ritratto, anche questo pezzo del 2011 dal Fatto Quotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/15/galan-nomine-last-minute-talk-marzullo-alle-commissioni-ministeriali-cinema/170841/.
Buona stampa.
Che Galan voglia restare ancora un po’ sul proscenio, posso
anche capirlo. Perché il Corriere lo aiuti, francamente, lo capisco meno. Non si dia più spazio a certi personaggi.
Visto che la sua gratitudine per Berlusconi e dell’Utri è
così grande, Galan chieda a loro di mantenerlo. Gli italiani hanno già dato.
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