giovedì 8 novembre 2012

Sotto le finestre di Beccaria

Di Daccò ho scritto quel che penso a suo tempo. Sono portato ad avere un'opinione più negativa di Formigoni che non di Daccò. Le vicende del San Raffaele e della Maugeri dimostrano come, pur in una regione amministrata meglio di altre, esistano zone d'ombra così ampie da consentire la proliferazione di affaristi della peggior specie, magari favoriti dagli occhi socchiusi di qualcuno...
Insomma, su questa storia mi sono espresso già troppe volte in passato, quindi non ho timore di essere criticato se questa sera vi indico una notizia che, detto in parole povere, considero un insulto alla civiltà giuridica italiana e una dimostrazione agghiacciante di come la Magistratura di questo Paese abbia ormai perso completamente di vista le ragioni profonde del proprio compito. Per quel che mi riguarda, Daccò può anche essere condannato a venti ergastoli, ma che debba essere portato in giro agghindato quasi come Hannibal Lecter, detto fuori dai denti, fa torto ai cittadini italiani prima ancora che a lui. E mi piacerebbe che il magistrato e/o il responsabile della sua traduzione in tribunale fossero presi a pedate nel culo in una pubblica piazza.
La notizia la trovate qui: http://www.lastampa.it/2012/11/08/italia/cronache/dacco-in-tribunale-con-le-manette-il-legale-violati-i-diritti-dell-uomo-bp8vun12QOIbn7alI26y9O/pagina.html e http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_novembre_8/dacco-aula-tribunale-manette-polsi-diritti-uomo-resta-carcere-san-raffaele-2112610963670.shtml.
Buona stampa. Anche se è cronaca, ma almeno La Stampa e il Corriere della Sera ne parlano, mentre Il Giornale, Libero, Il Foglio e Il Fatto Quotidiano, sempre che non mi sia sfuggito, ignorano la questione nelle loro edizioni on line.

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