Se mi chiedeste che cosa farei se fossi al posto di Angelino
Alfano, vi pregherei di farmi la domanda di riserva. Lui sta lì e i problemi se
li è cercati. Io sto qui, del futuro del Pdl m’importa men che nulla e, ve lo
posso sottoscrivere davanti a un notaio, forse vedo in un anno (parlo di soldi)
quel che lui vede in due o tre mesi.
E tuttavia… tuttavia mi riesce difficile restare
indifferente a quel che leggo in questa breve cronaca, dal Corriere della Sera,
relativa alla partecipazione di Alfano al programma di Lucia Annunziata su
Rai3: http://www.corriere.it/politica/12_novembre_11/alfano-fini-chiuso-centrodestra_27bb0aea-2c09-11e2-a3f0-bca5bc7cc62d.shtml.
Cronaca, per l’appunto, quindi nessun giudizio, ma un certo
sollievo per aver potuto trovare conferma della straordinaria determinazione
con cui Alfano ha tagliato in cordone ombelicale (e anche altri) con il padrone
del partito di cui è segretario. Se i messaggi più importanti che emergono
dalle sue parole sono che Fini ha chiuso con il centrodestra, che non ci sarà
un secondo governo guidato da Mario Monti e che il Pdl può cambiare nome e
simbolo, chissà perché?, a me vien da pensare che comanda sempre il padrone.
E a questo punto mescolo le cose siciliane, andando alla
trasmissione di Radio3 che ho ascoltato, sempre oggi, in tarda mattinata (http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-fa13fa37-1286-427b-a49d-015c7c38ee06.html). Era
dedicata a Mimmo Cuticchio, forse il maggiore puparo vivente (http://it.wikipedia.org/wiki/Mimmo_Cuticchio)
e artista affascinante. Insomma, mi pare che ci sia un pupo siciliano che fa solo, e piuttosto inutilmente, finta di aver reciso i fili…
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