Ah, la forza dei numeri… 82 Deputati e 39 Senatori sono
indagati per reati di vario tipo. Questo significa che circa il 15% dei
rappresentanti del popolo in Parlamento è oggetto di una o più inchieste da
parte della Magistratura.
Potete trovare l’elenco completo, con la foto e la sintesi
delle vicende giudiziarie di ognuno, a questo indirizzo del Corriere della
Sera: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2012/10/01/pop_parlamentari-indagati.shtml.
Buona stampa.
Interessante anche la classifica a squadre: il Pdl vanta una
larga maggioranza (oltre il 50% degli inquisiti appartiene a questo partito, ossia
61 su 121), seguito dal Pd (16) e dal Gruppo Misto (12). Niente male, davvero
niente male… c’è di che essere orgogliosi di una rappresentanza così
qualificata.
E spiace davvero venire a sapere che quel delizioso figuro di Fiorito è stato arrestato. Non vorrei mai
che in questo assurdo bailamme di antipolitica il povero Fiorito fosse
costretto a rinunciare alla sua brillante carriera, cominciata con risultati di
assoluto rispetto, come l’ipotesi di reato di appropriazione indebita per 1,3
milioni di euro. Uno così non può vedere la sua carriera politica stroncata in
questo modo! Bisogna assolutamente fare qualcosa perché possa continuare a fare
il bene del Paese sacrificando i propri interessi con l’altruismo senza riserve
dimostrato sin qui.
Sono certo che il Pdl non saprà rinunciare alle sue qualità,
come già a suo tempo non rinunciò, ad esempio, a quelle di Ciarrapico e di De
Gregorio, di Dell’Utri e di Farina, figure scelte perché sono l’incarnazione
perfetta di quel che avevano in mente i Padri Costituenti quando scrissero
l’articolo 54 della Costituzione. Solo uomini di prima grandezza da quelle
parti. Gente che persegue ostinatamente il bene degli italiani. O, almeno, di
uno degli italiani...
E, infatti, in queste ore alcuni senatori pidiellini impegnati
nell’approvazione del decreto anticorruzione si stanno dando parecchio da fare
per sgomberare il campo da alcune inutili figure di reato. La notizia è stata data da quasi tutti i
quotidiani ancora ieri, ecco il trafiletto essenziale de La Stampa: http://www.lastampa.it/2012/10/01/italia/corruzione-spunta-un-salva-ruby-6NJI7nKcXgZZITT2gtcaXN/index.html.
Intendiamoci, non c’è mica da stare allegri neanche per quel
che accade negli altri partiti. Basta spostarsi sui siti di altri quotidiani
per leggere come, in realtà, il malaffare sia un problema diffuso anche altrove
e come, nonostante tutte le promesse, di fatto la politica non si sia mossa di
un millimetro, mantenendo praticamente intatti privilegi e sprechi: http://www.ilgiornale.it/news/interni/penati-ci-ha-dissanguati-ha-buttato-179-milioni-euro-842607.html
e http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1089051/La-Camera-non-taglia-eppure-fanno-gli-eroi.html.
L’ultimo pezzo, di Bechis, è incompleto, ma già quelle righe sono sufficienti
(per leggerlo tutto bisogna essere abbonati).
Buona stampa. Dopo c’è poco da stupirsi se persino il
Washington Post decide di dedicare un lungo pezzo a Beppe Grillo, del quale, a
mio giudizio, emerge un ritratto un po' troppo positivo e non del tutto fondato: http://www.washingtonpost.com/world/europe/in-italy-a-comedian-getting-the-last-laugh/2012/09/30/45500cbc-071b-11e2-9eea-333857f6a7bd_story.html.
Stampa così e così. Mi sarei aspettato di più e di meglio
dal quotidiano che dette un contributo essenziale alle dimissioni di Nixon…
Torniamo dalle nostre parti perché quasi mi dimenticavo di
alcuni miei omonimi che non hanno trovato di meglio da fare che lanciare l’idea
di dividere l’Italia in tre macroregioni. Il bello è che due di questi signori
guidano (si fa per dire) due delle principali regioni del nord dove di cose da
mettere a posto ce ne sono anche troppe (verrebbe da dire: a cominciare da loro).
E infine, notizia di neppure due ore fa, ecco come hanno
capito il messaggio i signori consiglieri regionali del Piemonte (per
intenderci quelli che, secondo la magistratura, si rimborsavano le vacanze con
i soldi della regione): http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_02/piemonte-bocciati-tagli-ai-rimborsi_8cd09b9a-0c95-11e2-a61b-cf706c012f27.shtml.
Buona stampa.
Io posso criticare Grillo fino a sfinirmi, ma questi
politici sono decisi a farlo diventare Re d’Italia. Alla fine anche chi lo
considera un inetto parolaio poco diverso dagli ABC di turno finirà per dargli
il voto e per chiedere di affidargli poteri da monarca assoluto.
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