Qualche giorno fa avevo scritto che Fini non aveva mai
chiarito adeguatamente la vicenda della casa di Montecarlo. A quanto pare ho
avuto buon fiuto a ritornare sull’argomento giusto poco prima che anche L’Espresso
riprendesse questa storia, in cui restano anche troppe zone d’ombra.
In effetti, l’articolo de L’Espresso non mi sembra
modificare la situazione in maniera così significativa. Mi piace molto di più,
sotto il profilo della ricchezza d’informazioni, un articolo di Claudio Gatti
sul Sole 24 Ore di oggi. Gatti è un “segugio” vero, tignoso e informato, che
mette insieme i pezzi di un mosaico assai più complesso e interessante della
questione della casa, sulla quale, comunque, il Presidente della Camera si è
mosso come tutti gli altri politici italiani invischiati in storie, come dirlo
garbatamente?, poco edificanti. Negare anche l’evidenza, lamentarsi della
“macchina del fango” o del “tritacarne mediatico”, indicare le colpe degli
altri. La solita manfrina che, con l’aiuto di una stampa sostanzialmente connivente
(perché si occupa di una storia per il tempo più breve possibile e fa il
possibile perché i politici la facciano franca aiutandoli a far dimenticare
anche le peggiori malefatte), consente di conservare il posto anche dopo la
prova di comportamenti che, in qualsiasi nazione civile, costringerebbero non
solo alle dimissioni, ma all’emigrazione o al ritiro a vita privata.
Provate a parlare di tritacarne mediatico nel Regno Unito o
in Germania. Nessuno si azzarda a farlo e la stampa svolge il proprio dovere di
controllore sino in fondo.
Da noi no, da noi si resta lì impavidi e, quel che è peggio,
sicuri di poterlo fare.
Bene, Gatti qualche punto fermo lo mette e, aspetto molto
interessante, rivela come la storia della casa di Montecarlo sia un passaggio
di una vicenda assai più ampia e complessa. Ecco il link: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-19/quellintreccio-casa-videopoker-063545.shtml?uuid=AbK20cuG.
Buona stampa.
Sbaglierò, ma un modo per venire fuori da questa situazione
non può prescindere dalla definizione di norme che rendano pienamente (e, perché
no?, automaticamente) esecutivo il dettato dell’art. 54 della Costituzione.
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