Ho già espresso in più occasioni la convinzione che il
processo di riforma e di rinnovamento di cui l’Italia ha un (disperato) bisogno
viene ostacolato da più parti, non solo dai partiti che non intendono cedere su
tutti i temi che garantiscono il loro potere e i privilegi dei propri
esponenti, ma anche da quella stessa burocrazia pubblica dalla quale provengono
diversi esponenti del Governo Monti. Una burocrazia che, purtroppo, non fa
affatto fatica a dimostrare di aver perso di vista alcuni principi essenziali,
una burocrazia composta da individui non di rado attaccati a formalismi
piuttosto anacronistici e pronti a confondere le proprie persone con il ruolo
che sono chiamate, temporaneamente e per tutelare interessi collettivi, a
svolgere.
Una prova è quanto accaduto alcuni giorni fa durante un
incontro nella Prefettura di Napoli. Ne parla oggi Guido Gentili sul Sole 24
Ore e lo fa in maniera che può solo essere condivisa:
Buona stampa. Se avete tempo, guardate il video, ne vale la
pena. E speriamo che la Signora Cancellieri, Ministro e Prefetto, dia retta a
Guido Gentili. Il Prefetto di Napoli merita di essere rimosso perché ha perso di vista la gerarchia dei valori e si preoccupa dei titoli.
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