Un post veloce su Roberto Formigoni. Questa mattina il
Corriere della Sera ha pubblicato un lungo articolo di Ferrarella e Guastella (http://www.corriere.it/cronache/12_aprile_16/ferrarella-quei-viaggi-pagati-da-dacco_f2650248-8789-11e1-99d7-92f741eee01c.shtml).
Non anticipo nulla sul contenuto, leggete e fatevi la vostra opinione. Io la
mia me la sono fatta.
Buona stampa.
Formigoni ha ritenuto di rispondere nel corso di un incontro
con i giornalisti. Per ragioni d’imparzialità, vi rimando al resoconto della
Stampa (http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/450334/).
Buona stampa.
Mi aspetterei che, di questi tempi, il Governatore della
Lombardia, anziché fare battute su giornalisti a suo dire “sfigati”, si
preoccupasse maggiormente del genere di persone che gli stanno accanto, a cominciare
dai consiglieri e dagli assessori regionali. Tra l’altro, un giornalista, come
la maggior parte dei comuni cittadini, è per definizione uno sfigato al
cospetto di personaggi che ricevono mensilmente somme che alcuni di noi
ricevono a malapena in un anno.
Non vedo, nelle parole di Formigoni, niente che smentisca in
maniera convincente il contenuto dell’articolo del Corriere. Oltre alle solite
minacce di querele e all'ironia non riuscita da uomo arrogante e privo di senso dell’umorismo,
ci sono poche, vagamente surreali e un po’ balorde, considerazioni sui viaggi
di gruppo. E il fatto che Formigoni conosce da trent’anni il Signor Daccò, con
il quale ha fatto dei casuali viaggi di gruppo, venendo fotografato a bordo del
suo yacht (di Daccò).
Mah…
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