giovedì 6 dicembre 2012

Lo gettassero a mare


Avere più di cinquant’anni ha molte conseguenze sotto diversi punti di vista.
Che si viva nella gelida Scandinavia o nell’afa tropicale, le articolazioni funzionano sempre peggio e l’udito si affievolisce: il deterioramento può essere più o meno marcato o più o meno rapido, ma si verifica ovunque. E’ nella natura delle cose.
Il fisico, dunque, subisce l’invecchiamento in qualsiasi paese.
Diverso è il rapporto tra le nostre convinzioni e quello che accade intorno a noi. Ogni paese ha una storia diversa e ha istituzioni che funzionano in modo diverso. Tra quest’ultime, ovviamente, si deve considerare la stampa.
Io ho più di cinquant’anni nell’Italia del 2012, che, lo sapete già, mi piace poco. Il punto su cui vorrei attirare la vostra attenzione, però è un altro. L’Italia in cui mi sono formato come cittadino era un’Italia diversa, nella quale le istituzioni funzionavano ben altrimenti e anche la stampa rivestiva un ruolo differente e, credo, aveva un’influenza diversa.
Oggi, il Direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, ha scritto un editoriale che mi sembra sostanzialmente corretto, sia pure, come ho già osservato in altre occasioni, reso meno incisivo dalla sua consueta preferenza per i toni pacati, per quel garbo che, a questo punto, non credo possa più considerarsi un merito, anche se non è ancora un demerito.
Buona stampa. Dice quel che doveva dire, e questo spiega la valutazione. Il tono, tuttavia, mi sembra inadeguato alla gravità della situazione innescata dalle scelte e dalle parole di Berlusconi.
Non che mi aspettassi e desiderassi eccessi sul fronte opposto, ma il Direttore del principale quotidiano italiano, di fronte all’assurdità dei comportamenti di Berlusconi, avrebbe potuto usare una lama un po’ più tagliente. Magari non avrebbe ottenuto risultati diversi, ma il segnale sarebbe stato assai più significativo.
Nei tempi in cui le mie articolazioni erano ancora integre ed elastiche, un editoriale come quello odierno di de Bortoli avrebbe prodotto risultati. Difficilmente un politico, “licenziato” dal Corriere della Sera, avrebbe potuto restare indifferente e proseguire il proprio percorso, incurante delle conseguenze, prima di tutto quelle sul paese.
In quest’epoca, purtroppo, la voce di de Bortoli, così discreta e composta, vistosamente diversa da quella dei politici, rischia di non essere sentita o di essere ignorata. Sono cambiate molte cose, probabilmente troppe, ma mi piace pensare che se il Direttore del Corriere della Sera alzasse un po’ la voce, il destinatario del messaggio lo ascolterebbe.
M’illudo, ne sono consapevole, ma non riesco a pensare diversamente. E anche questo, credo, ha a che fare con gli anni.
La zattera di cui parla de Bortoli è un famoso dipinto, del quale potete trovare informazioni e una riproduzione su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/La_zattera_della_Medusa.

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