Prendiamo un editoriale dall’edizione milanese del Corriere
della Sera di oggi. La firma è di Claudio Schirinzi e il tema è la conclusione
anticipata della legislatura del Consiglio Regionale lombardo.
E poi quello del Corriere Veneto di ieri, scritto da Roberto
Ferrucci.
A parte i nomi e alcuni dettagli, potrebbero benissimo
essere trasferiti in ambito nazionale e sarebbero ottime rappresentazioni di
come finisca il proprio attuale mandato la classe politica emersa (dovrei usare
un altro verbo, emergere, in realtà, è inadatto: questa classe politica
predilige le acque profonde, possibilmente melmose e viscide) nella cosiddetta
Seconda Repubblica. Difficile sperare in un cambiamento significativo.
Illusorio pensare che l’effetto di esempi tanto negativi possa essere superato
e che, all’improvviso, nelle prossime elezioni politiche e amministrative sia
possibile eleggere persone veramente capaci di voltare pagina e dare avvio alle
riforme e al rinnovamento morale di cui l’Italia ha bisogno.
Se poi pensiamo che i leader, anche quelli dei
movimenti che si presentano (o tentano di presentarsi) come nuovi, hanno un carico imponente di debiti di
varia natura, è ancor meno ragionevole pensare che sapranno lasciarsi alle
spalle i tanti, troppi, amici e collaboratori e guru…
L’articolo di Schirinzi è disponibile on line: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_dicembre_20/editoriale-2113242290226.shtml.
Quello di Ferrucci no, ma faccio lavorare lo scanner.
Buona stampa.
Da ultimo, un articolo, firmato da Morya Longo, dal 24 Ore
di oggi, così, giusto per ricordarci che quanto di male fa la classe politica
italiana viene pagato dai cittadini italiani (sempre e inesorabilmente): http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-20/cosa-ferma-tempesta-perfetta-063626.shtml?uuid=AbCOBmDH#.
Buona stampa.
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