Una notizia “collaterale”. Un po’ come gli effetti dei
bombardamenti o, meglio e più in generale, delle guerre. Potrebbe sembrare un
piccolo dettaglio nel quadro attuale del nostro paese, ma, secondo me, non è
così (per quel niente che conta la mia opinione).
La notizia è questa: http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/12_dicembre_4/posto-disabili-bergamo-pedrengo-2113010105010.shtml.
Cronaca, certo, quindi niente voto, ma bene, benissimo che
ci sia chi ci racconta queste vicende.
Ora mi lascio un po’ andare… esito moltissimo a farlo, ma su
vicende simili sono intransigente e penso sia lecito superare anche certi limiti.
Quel che penso lo scrivo: vorrei ritrovare l’abusivo al
posto del padre. Possibile che il contrappasso debba restare un ricordo
dantesco? No. Non deve essere così. Da qualche parte, credo, c’è la vecchia
signora Giustizia. Visto che quella umana, purtroppo, da queste parti latita,
anche nel senso di Polizia Municipale, allora che ci pensi quella divina a dare
un contrassegno di portatore di handicap all’abusivo dell’articolo. Più
precisamente: che gli dia un handicap e che poi lui debba procurarsi il
contrassegno. E, possibilmente, a fatica, con tanti sgradevoli e umilianti
intoppi burocratici.
Chiuderei con un po’ di musica, giusto perché non esiste
altro conforto alla stupidità dei nostri simili e di coloro le cui leggi producono effetti così assurdi. Prima, però, cerchiamo di capirci: il padre è stato multato
perché ha impedito all’abusivo di andarsene. L’abusivo, invece, non impediva
nulla al padre e alla sua bambina? Chi ha limitato per primo la libertà
dell’altro?
Musica sia. Straordinaria fonte di sollievo.
Ragas and Sagas è
uno splendido album realizzato dal sassofonista norvegese Jan Garbarek e da
alcuni eccellenti musicisti pakistani e di altra nazionalità, tra il quali Ustad
Fateh Ali Khan, padre di Nusrat Fateh Ali Khan, del quale vi ho fatto ascoltare un
pezzo tempo fa.
Il brano s'intitola Saga. Bellissimo è dir poco.
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