Mia madre dice che Doc capisce tutto. Si sbaglia, ma Doc
capisce più di tanti umani, soprattutto se Schifani.
Leggete per credere: http://www.corriere.it/politica/12_febbraio_07/lusi-margherita-finanza_b03b2114-5187-11e1-bb26-b734ef1e73a5.shtml.
Buona stampa.
Cerco di sintetizzare il mio punto di vista.
Un reo confesso di appropriazione indebita (Lusi, dimissionato
tesoriere della Margherita, partito che non esiste più, però noi manteniamo) è
ancora senatore della Repubblica e cosa fa il Presidente del Senato? Non è che
cerca di spiegargli che, per il decoro dell’istituzione, magari, sarebbe
opportuno che si dimettesse… No, non sia mai che ci perdiamo in queste
sciocchezze. Preme la questione delle “guarentigie parlamentari”. L’ottimo
Schifani (si fa sempre per dire), dunque, con il solenne sostegno della Giunta
per le immunità, si preoccupa di impedire alla Guardia di Finanza di accedere
allo sportello bancario ospitato a Palazzo Madama per procedere nelle indagini
riguardo a questo reato (l’appropriazione indebita, da parte di Lusi, di 13
milioni di euro di soldi pubblici versati al partito di cui era tesoriere). Non
di accedere all’ufficio di un senatore, ma a uno sportello bancario ospitato
nella sede del Senato per acquisire informazioni sui conti correnti del partito
(sempre quello che non esiste più, ma ha conti correnti).
Se Doc si candida, lo votate? Prometto che gli faccio
distribuire in beneficienza un quinto del vitalizio. Che dite? Non esistono più
i vitalizi per i parlamentari? Poveri illusi… Il 31 gennaio è passato, come le
chiacchiere di Schifani e Fini.
Acc… dimenticavo: l’immunità parlamentare, se ben ricordo (e
detto molto rapidamente, quindi senza presunzione di correttezza assoluta), non
era intesa a proteggere senatori e deputati colpevoli di reati, ma a garantire
loro la sicurezza di poter esprimere le loro opinioni politiche senza timori di
ritorsioni.
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