Promemoria per il Presidente del
Senato e per il Presidente della Camera: mancano 20 (venti) giorni al 31
gennaio, data entro la quale, in base alle loro promesse, dovrebbero arrivare
decisioni in merito ai costi delle istituzioni da loro guidate e alle retribuzioni
di senatori e deputati. Attendiamo. Non fiduciosi, ma attendiamo.
Passiamo ad altro. Ieri Vittorio
Feltri sul Giornale (http://www.ilgiornale.it/interni/perche_stiamo_farmacie_taxi_ed_edicole/10-01-2012/articolo-id=566257-page=0-comments=1)
e oggi Antonio Polito sul Corriere (http://www.corriere.it/editoriali/12_gennaio_11/polito-pagliuzza-trave_237254e2-3c1e-11e1-9394-8a7170c83e07.shtml)
si sono occupati del tema delle liberalizzazioni e della concorrenza.
Mi piacerebbe lasciarvi nel dubbio riguardo a quale, dei due
articoli, mi piace di più, ammesso che tutti e due mi piacciano. Non posso,
però, nascondere il mio pensiero, soprattutto perché Feltri, com’è suo costume,
tende a forzare la realtà ai suoi argomenti e fa parte dei miei “doveri
istituzionali” metterlo in evidenza. Per rapidità, un solo esempio: sostiene che
le misure in materia di farmaci faranno sì che Tavor e pillola del giorno dopo
si troveranno negli scaffali dei supermercati con mozzarelle e biscotti. Questo
non accadrà, perché non si tratta di farmaci che si possano vendere
liberamente, ossia senza ricetta. Dunque c’è una rappresentazione non corretta
della possibili conseguenze di misure che, tra l’altro, non hanno ancora il
crisma dell’ufficialità e sono ancora allo studio. Un altro dettaglio nel pezzo di Feltri mi ha colpito:
che proprio lui parli della macchina del fango a proposito della stampa,
onestamente, mi pare un po’ azzardato. Vero che non è un ragazzino, ma credo
che del “caso Boffo” dovrebbe ricordarsi.
Mala stampa.
Polito, al contrario, mi sembra svolgere un’analisi attenta,
basata più su dati concreti che su convinzioni aprioristiche. E’ il mio parere,
ovviamente…
Buona stampa.
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