Giusto per non essere accusato di lasciare un’opera
incompiuta, ecco il link alla seconda puntata dell’inchiesta del Fatto
Quotidiano sulle vicende giudiziarie che interessano esponenti politici,
finanzieri, faccendieri, ecc. ecc.: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/07/da-dellutri-alla-eternit-ecco-i-verdetti/182089/.
Buona stampa. Magari con una punta di faziosità più del
giusto, ma, in certi casi, il colore del gatto importa poco, conta che ammazzi
i topi (vi rircordate chi lo diceva?).
Segnalo anche l’editoriale del Professor Angelo Panebianco
sul Corriere di oggi (http://www.corriere.it/editoriali/12_gennaio_08/panebianco-referendum-due-tesi-errate_652060ea-39d1-11e1-b6d5-d3e076de4b02.shtml).
Si parla del referendum sulla legge elettorale, un argomento che si fa attuale
in vista del pronunciamento della Corte Costituzionale in merito alla
legittimità del ricorso al voto popolare. Panebianco affronta la questione da
studioso, seppure chiaramente schierato a favore. Io, che rispetto a lui son sempre
greve, dirò che in questo paese ci sono tante cose sgradevoli… insomma, tante
porcate, cominciamo a togliercene di torno una!
Sempre riguardo al Professor Panebianco, siccome, oltre a
essere greve, sono anche piuttosto rompiscatole, dopo aver pubblicato il post
relativo al suo articolo di martedì, ho pensato bene di scrivergli una mail. E
lui, molto gentilmente, ha risposto. Ecco lo scambio.
04/gen/2012, alle
ore 13:07
Buongiorno
Professore, scusi se mi permetto di disturbarla.
Ho letto con
interesse il suo fondo di ieri e lo ho largamente apprezzato, tuttavia mi
sembra che abbia trascurato alcuni aspetti, dei quali ho scritto in un post sul
mio blog che riporto di seguito. Mi auguro sinceramente che Lei decida di
riprendere l'argomento con un po' più di "aggressività".
Cordiali saluti
Roberto Frigo
Vescovana (PD)
(Segue il testo
del post che potete trovare cliccando qui).
04/gen/2012, alle
ore 21:14
Gentile dott.
Frigo, la ringrazio. Sono d'accordo con molte delle sue osservazioni. In
particolare concordo sul fatto che occorrerebbe incidere sulla formazione dei
funzionari. Avra' notato che fra i fattori responsabili ho messo anche i
curricula delle facolta' di Giurisprudenza. Penso che una formazione
esclusivamente giuridica ( un sapere deduttivo che spinge i suoi cultori a non
confrontarsi con le conseguenze sociali delle norme) non sia la più adatta per
gli addetti di una amministrazione che deve ( dovrebbe) confrontarsi con la
complessita' dei problemi che abbiamo di fronte.
I miei migliori
saluti
Angelo Panebianco
Inviato da iPad
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