Il pareggio, in questo caso, mi sembra un ottimo risultato.
Le dimissioni del Sottosegretario Malinconico allontanano una brutta ombra dal
Governo e, forse, sono un altro segnale di quel cambiamento di stile al quale è
stato dato molto risalto dai commentatori. Dico forse perché, dal mio punto di
vista, Malinconico ci ha messo un po’ troppo per convincersi (o farsi
convincere) a lasciare, ma questo, adesso, poco importa.
Un’altra riflessione sul tema: le fattispecie che hanno
indotto Malinconico e Hildebrand a lasciare il loro posto sono diverse, ma in
entrambe le vicende ha svolto un ruolo centrale la stampa, che, in un caso come
nell’altro, ha esercitato una formidabile pressione dedicando ampio spazio alle
inchieste.
Quando indaga su comportamenti illeciti o, comunque, non
impeccabili di chi occupa cariche pubbliche è per definizione buona stampa.
Visto che parliamo di Malinconico, torniamo per un attimo
alla questione dei Consiglieri di Stato. C’è un accenno, garbatamente pungente,
al loro ruolo in un editoriale di Galli della Loggia sul Corriere di ieri, che,
in realtà, merita la lettura per molti motivi (http://www.corriere.it/editoriali/12_gennaio_09/galli-della-loggia-svolta-necessaria_8066358a-3a87-11e1-8a43-34573d1838c1.shtml).
Buona stampa.
Cambiando del tutto argomento, segnalo un intervento di
Donatella Porrini sul sito LaVoce.info (http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002783.html):
si parla dei premi delle assicurazioni RC auto. Non è interessante soltanto in
sé, ma anche perché illustra in maniera esemplare come la mancanza di
concorrenza contribuisca a renderci tutti un po’ più poveri.
Sempre sul medesimo sito, il Professor Tito Boeri mette a
confronto l’andamento dei titoli di stato italiani con quello dei Bonos
spagnoli e ne ricava alcune interessanti osservazioni anche politiche (http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002716.html).
In materia, oltre a questo, ci sono numerosi altri interventi degni di
attenzione. Troverete i link al termine del pezzo di Boeri.
Buona stampa.
Da ultimo, vorrei tornare al mio omonimo. Non è che io ce
l’abbia particolarmente con lui, ci mancherebbe. Il fatto è che di lui si sono
occupati numerosi giornalisti e che l’hanno fatto anche in maniera simpatica.
Io ho provato a dimenticarmene, perché non volevo poteste pensare che
sono incarognito con il mio omonimo, però proprio non ce la faccio perchè l’articolo che sto per indicarvi
non può essere trascurato. E’ quello di Aldo Grasso sul Corriere di domenica (http://www.corriere.it/politica/12_gennaio_08/calderoli-grasso-padania_218cd990-39cb-11e1-b6d5-d3e076de4b02.shtml).
Buona stampa.
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