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giovedì 10 settembre 2015

Lo ricorderemo sempre, ma quanto ci mancherà il tuo sorriso, Rosanna

La musica oggi, più che mai, è importante e viene prima perché serve per ricordare una mia amica, una piccola meravigliosa ragazza che sapeva sempre affrontare la vita con rara intelligenza. Come ho scritto ieri su Facebook, chi ha conosciuto Rosanna porterà sempre dentro di sé il ricordo del suo sorriso rasserenante e della sua dolcezza. Ha lasciato troppo presto un grande vuoto nel cuore dei tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Per Rosanna ascoltiamo Last Night When We Were Young nella versione di Tommy Flanagan al piano affiancato da Helen Merrill.

sabato 14 marzo 2015

Eppure è così evidente...


I giorni di silenzio si fanno sentire, nel senso che si accumulano gli argomenti e verrebbe voglia di scrivere un post lunghissimo. Tranquilli, non abuserò della vostra pazienza. E cercherò di segnalarvi i temi, le fonti di informazioni e gli articoli di giornale, riducendo al minimo il superfluo, ossia le mie opinioni.
Partiamo dall’andamento del prezzo del petrolio, che continua a restare molto basso e, con ogni probabilità, resterà tale ancora per un po’ di tempo. Lo fa intuire un rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE o IEA in inglese) di cui da conto Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-03-13/aie-gli-usa-non-sanno-piu-dove-mettere-petrolio-barile-nuovo-picchiata-213441.shtml?uuid=AByOc48C.
Cronaca. Questo andamento dei prezzi sul mercato del petrolio e del gas comincia a fare vittime tra le società petrolifere, nel senso che, come si dice nell’articolo, molte di quelle attive nell’estrazione di gas da argille (si chiama così in italiano, non è necessario usare l’inglese e parlare di shale gas) hanno iniziato a chiudere, ma anche nel senso che calano sensibilmente i profitti delle maggiori aziende mondiali del settore, come Eni. Anche qui vi suggerisco un articolo da Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-03-13/eni-presenta-piano-2015-18-dismissioni-8-miliardi-dividendi-calo-titolo-crolla-borsa-154825.shtml?uuid=AB6Ilv8C.


martedì 24 febbraio 2015

E gli resta ancora marmellata sulle dita...


Ho già detto, credo più volte, di considerare privo di saggezza l’adagio secondo cui il mal comune è un mezzo gaudio. Quindi non provo nessun sollievo nel leggere i due articoli che il Financial Times dedica oggi alle prospettive occupazionali dei giovani inglesi e ai vantaggi che sono garantiti alle generazioni più anziane: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/799c83e8-b8e3-11e4-a8d0-00144feab7de.html#axzz3SfdtDGLF e http://www.ft.com/intl/cms/s/0/60d77d08-b20e-11e4-b380-00144feab7de.html#axzz3SfdtDGLF.
Buona stampa. Il fatto che anche il Regno Unito, come l’Italia, non tratti bene i suoi giovani non mi fa affatto piacere, anzi. E non mi rallegra neppure ipotizzare (come credo sia lecito, ma non ho documentazione a riguardo) che ciò accada anche in altre nazioni europee. E’, al contrario, motivo di profonda preoccupazione perché, frustrando le aspirazioni delle nuove generazioni, ci garantiamo un mediocre futuro, con declino che sarà maggiore in Italia piuttosto che altrove, ma sarà diffuso un po’ in tutto il Vecchio Continente.
Venendo a faccende domestiche, torniamo a parlare del Mose e del Consorzio Venezia Nuova. Oggi i quotidiani ci informano che la Guardia di Finanza ha contestato l’evasione fiscale a coloro i quali hanno percepito denaro illegalmente e hanno patteggiato la condanna. Il nome più famoso è quello di Giancarlo Galan, già Presidente del Veneto e Ministro, tuttora deputato della Repubblica (sic). Ecco un articolo dal Corriere Veneto: http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2015/24-febbraio-2015/scandalo-mose-ora-tocca-fisco-arrestati-conto-10-milioni-2301024766901.shtml.
Cronaca. Che fa star male perché, e ritorniamo all’articolo di Stella che vi ho segnalato qualche giorno fa (http://ilmiosecchiellodacqua.blogspot.it/2015/02/tra-twittare-e-fare-ce-di-mezzo-il-mare.html), solo in Italia chi commette certi reati, oltre a non trascorrere un tempo adeguato in carcere, si trova, grazie al patteggiamento con i Tribunali e agli accordi con il Fisco, a tenersi in tasca una parte di quel che ha illecitamente incassato.
E veniamo alla battaglia quotidiana contro l’oscurantismo di chi vorrebbe privarci della gioia che dona la musica, tutta la musica. Oggi vi propongo un primo ascolto abbastanza diverso dal solito: una ballata inglese del XVII°, Robin Hood and the Tanner (http://en.wikipedia.org/wiki/Robin_Hood_and_the_Tanner). A eseguirla è il complesso St. George's Canzona diretto da John Sothcott.


Torniamo più vicini a noi e ascoltiamo Ella Fitzgerald e Tommy Flanagan, solo voce e pianoforte, per una meravigliosa versione di How High the Moon.


sabato 21 febbraio 2015

Tra Twittare e fare c'è di mezzo il mare


Si sta concludendo il primo anno del Governo Renzi. Il Presidente del Consiglio, in questi dodici mesi, ha annunciato molto e dato per realizzato molto, ma, a ben vedere, tra il dire e il fare, come si dice, c’è di mezzo il mare, come provano le numerose analisi offerte dai mezzi di comunicazione.
Vediamo qualche esempio. Sul sito LaVoce.info Francesco Daveri analizza l’effettivo rinnovamento delle figure chiave all’interno dei Ministeri: http://www.lavoce.info/archives/33214/renzi-anno-dopo-fu-vera-rottamazione/.
Buona stampa. Non credo mi si possa accusare di disfattismo se affermo che i risultati sono piuttosto modesti.
E veniamo ad altra area di azione, quella della materia fiscale. Prendiamo un articolo di Fabrizio Forquet da Il Sole 24 Ore di ieri: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-02-20/riforme-crescita-non-si-fa-i-rinvii-071425.shtml?uuid=AB34qvxC&fromSearch.
Buona stampa. E’ abbastanza evidente che, come evidenziano entrambi gli articoli, la scarsa efficacia normativa ha che fare con il mancato ricambio dei dirigenti ministeriali, ma io aggiungerei che, come ho detto più volte, si fa sentire anche la mediocrità dei politici che occupano le poltrone di ministro e sottosegretario, i quali non sanno o non possono controllare efficacemente il lavoro dei burocrati.
Torneremo senz’altro sulle valutazioni del lavoro del Governo Renzi. Adesso vorrei riprendere un articolo da Il Sole 24 Ore di un paio di giorni fa. L'ho trascurato per occuparmi di altro, ma merita assolutamente di essere letto e anche conservato. Si tratta di un pezzo di Gilberto Corbellini dedicato alla vicenda di Stamina: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-02-18/dall-affaire-stamina-dura-lezione-parlamento-071351.shtml?uuid=ABd5TewC&fromSearch.
Buona stampa. Corbellini, correttamente, concentra la sua attenzione sull’operato della Pubblica Amministrazione e del Parlamento, ma io avrei citato, anche di sfuggita, il ruolo di molti magistrati, i quali si sono arrogati il potere di stabilire chi e come dovesse essere curato, tra l’altro con decisioni spesso contrastanti, a conferma di come, nel Paese che si considera culla del Diritto, proprio chi dovrebbe applicare la Legge non di rado è più interessato a far valere contro di essa le proprie convinzioni personali, spesso infondate e stravaganti.
Da ultimo, giusto per non farci mancare un altro motivo d’irritazione, vado a ripescare, dal Corriere di ieri, un articolo in cui Gian Antonio Stella confronta il modo in cui vengono puniti i reati dei “colletti bianchi” nelle nazioni europee: http://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_20/reati-colletti-bianchi-solo-230-06percento-carcere-37bd5010-b8c5-11e4-b4ca-88f092eacdcb.shtml#.
Buona stampa. Vi sorprende che l’Italia esca male dal confronto?
E veniamo alla battaglia dalla parte della musica. Un paio di ascolti. Il primo è un brano eseguito da Tommy Flanagan al piano con Peter Washington al basso e Lewis Nash alla batteria: Angel Eyes.



Flanagan (http://en.wikipedia.org/wiki/Tommy_Flanagan) è stato un grande personaggio nella storia del jazz e ha lavorato accanto a buona parte dei giganti del secondo dopoguerra, da Coltrane a Ella Fitzgerald. Lo ascolteremo ancora.
Cambiamo genere, ma restiamo in America con un brano tratto da West Side Story (http://it.wikipedia.org/wiki/West_Side_Story) di Leonard Bernstein. Ascoltiamo Tonight, una delle canzoni più celebri del musical (io, francamente, sarei più portato a considerarla un'opera); ho scelto la versione tratta dal film realizzato nel 1961 (http://www.imdb.com/title/tt0055614/) anche perché si ha modo di ammirare una attrice meravigliosa: Nathalie Wood.