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domenica 2 settembre 2018

La Rivoluzione industriale, questa sconosciuta


Ieri Barack Obama e George W. Bush hanno commemorato John McCain nel corso della cerimonia funebre svoltasi a Washington. Hanno parlato brevemente, con gli stili oratori assai diversi che abbiamo conosciuto negli anni in cui erano presidenti.

domenica 17 luglio 2016

Un colpo di teatro?

Com’è accaduto quasi sempre in circostanze analoghe, il fallito colpo di stato in Turchia sta offrendo a Erdoğan l’occasione che aspettava per togliersi di torno un bel po’ di personaggi scomodi per il suo regime. Sull’argomento potrete trovare articoli ovunque. Io vi suggerisco questo pezzo da The Guardian: https://www.theguardian.com/world/2016/jul/16/erdogan-reprisals-turkey-attempted-military-coup.
Buona stampa. Il presidente turco, benché democraticamente eletto, usa (e userà ancor più da oggi) metodi non troppo diversi da quelli del suo vicino Assad. Giova ricordare che la libertà di stampa è sostanzialmente sospesa, molti giornalisti sono in galera soltanto per aver espresso legittime critiche verso Erdoğan, alcuni suoi familiari e collaboratori più stretti, l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione è non di rado impedito, l’opposizione non ha modo di manifestare e, se lo fa, viene duramente repressa (per chi non ricordasse gli avvenimenti di Gezi Park: https://en.wikipedia.org/wiki/Gezi_Park_protests), le richieste di autonomia dei curdi sono soffocate duramente.

mercoledì 2 dicembre 2015

Gufi? Loro almeno volano...

La crescita dell’economia italiana, che è già insufficiente a raggiungere gli obiettivi di occupazione e di riduzione del debito persino nei valori previsti dal governo, risulta più bassa di un decimo di punto percentuale. Un’inezia, non c’è che dire, ma pur sempre oltre il 10% in meno di quanto stimato dal Ministero dell’Economia nelle sue valutazioni.

venerdì 20 febbraio 2015

A sua insaputa


Cronaca. In questo Paese può succederti di tutto a tua insaputa! Per fortuna che Briatore ha annunciato querele a destra e a manca, così potrà far piazza pulita delle insinuazioni della mediocre stampa nazionale.
Passiamo oltre: i giudici di Roma non hanno trovato di meglio da fare che occuparsi della espulsione di Lusi dal PD (tra tutti, vi segnalo il pezzo di Lettera 43: http://www.lettera43.it/politica/lusi-i-giudici-illegittima-l-espulsione-dal-pd_43675159290.htm).
Cronaca. Beh… non c’è da stupirsi: con un sistema giudiziario efficiente e rapido come il nostro, ovvio che la Magistratura dedicasse attenzione a un fatto tanto grave, che ha intaccato le possibilità di espressione di un individuo come l’ex tesoriere democratico (sic). Meglio non aggiungere altro.
Proseguendo con un tema assai più rilevante, mi piace il taglio che Franco Venturini ha dato al suo editoriale sul Corriere della Sera di oggi, dedicato all’atteggiamento ondivago del governo sulla questione libica: http://www.corriere.it/editoriali/15_febbraio_20/troppi-giri-valzer-libia-e728a8f4-b8cc-11e4-b4ca-88f092eacdcb.shtml#.
Buona stampa. Anche se non condivido il giudizio su Gentiloni e Pinotti: le persone serie, secondo me, si comportano diversamente dai due ministri italiani e si guardano bene dal servirsi di un tema così grave per procurarsi qualche minuto di attenzione. D’altronde, un governo serio, su una questione così preoccupante, non si permette di offrire un’immagine come quella offerta da quello presieduto da Renzi, ma questo mi sembra trasparire dalle parole di Venturini piuttosto nettamente.
Chiudiamo con un appello di Massimo Gramellini (http://www.lastampa.it/2015/02/20/cultura/opinioni/buongiorno/dillo-in-italiano-Ei6qP1ITGukFhxFOvO1aiI/pagina.html) e Michele Serra (il suo testo non è disponibile perché l’edizione in rete de La Repubblica non consente di leggere quasi nulla gratuitamente…). Voi tre ricordate che anche a me non piace l’uso dell’inglese dove non ha ragione d’esistere. Ovvio che, dunque, condivida l’appello di Gramellini e Serra e vi proponga di firmare la petizione: https://www.change.org/p/un-intervento-per-la-lingua-italiana-dilloinitaliano?source_location=trending_petitions_home_page&algorithm=curated_trending.
E finiamo con la nostra battaglia quotidiana. Sempre dalla parte della musica. E siccome, per vincere, bisogna servirsi di buone armi, ecco i Pink Floyd e un loro grande classico, The Dark Side of The Moon.