Il Corriere di oggi ci offre un ottimo articolo di Galli
della Loggia: http://www.corriere.it/opinioni/15_gennaio_28/islam-non-ci-chieda-limitare-liberta-58aeee1e-a6c3-11e4-93fc-9b9679dd4aa0.shtml.
Buona stampa. Con tutti i loro difetti, le democrazie
occidentali sono le nazioni nelle quali gli uomini trovano garantiti quei
diritti che, faticosamente, abbiamo capito essere “fondamentali”. Dunque non è
neppure ipotizzabile che si possa cedere a una pressione esterna che vorrebbe
farci alterare le caratteristiche dei nostri Stati e indurci a rinunciare a
quanto abbiamo saputo costruire nel tempo, anche attraverso passaggi
drammatici. A chi
vorrebbe farci percorrere all’indietro il cammino che ci ha portato dove ci
troviamo oggi, però, non possiamo rispondere con la medesima arma. Non è con
l’ignoranza che si vince l’ignoranza. Un pregiudizio non aiuta a sconfiggere
altri pregiudizi. E questa (per me) evidente verità, purtroppo, in molte
nazioni europee trova sempre meno seguaci e, temo, questo è un brutto segnale
di come il nemico stia effettivamente avanzando: l’affermarsi di certi
movimenti politici mi pare dimostrare come molti, all’oscurantismo che
affascina tanti seguaci dell’Islam, sappiano opporre soltanto un altro
oscurantismo.
Dell’imminente passaggio politico di rilievo per Italia che
dire? Sarò brutalmente sintetico: andiamo all’elezione del Presidente della
Repubblica come si va al mercato del bestiame, difficilmente ne verrà fuori
qualcosa di buono.
Ci sono, tuttavia, anche motivi di sollievo: la Corte di
Cassazione ha stabilito che lo squallido figuro non aveva diritto alle
attenuanti che hanno ridotto la sua condanna da 13 anni a 9. C’è un giudice a
Berlino!
Skylark (http://en.wikipedia.org/wiki/Skylark_%28song%29) è un altro
splendido standard interpretato da
innumerevoli grandi del jazz. Un brano che, personalmente, preferisco nelle versioni strumentali. Cominciamo un ascolto multiplo con l'autore della musica, Hoagy Carmichael, che conferma la mia opinione.
Ascoltiamo poi Paul Desmond, un sassofonista di valore famoso soprattutto come comprimario, avendo suonato a lungo nel quartetto di Dave Brubeck (http://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Desmond). In questa interpretazione Desmond è il leader di un gruppo di eccellenti strumentisti.
Veniamo, per chiudere, a Winton Marsalis, trombettista di straordinario talento, forse un po' algido, ma in un assaggio verticale ci sta benissimo.
E per questa sera abbiamo finito.
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