Il genio del mercato immobiliare monegasco, il sub profanatore di aree protette, il rapper famoso per la strepitosa hit “Che fai, mi cacci?”, ieri ha intonato quello che mi piace sperare sia il requiem del suo futuro politico. Rivendicare che le Camere hanno la competenza esclusiva sulla definizione delle retribuzione dei propri membri, come riportano Corriere della Sera, il Giornale e Sole 24 Ore on line (http://www.corriere.it/politica/11_dicembre_10/taglio-stipendi-parlamento_32ab4058-234c-11e1-bcb9-01ae5ba751a6.shtml, http://www.ilgiornale.it/interni/gli_onorevoli_non_si_tagliano_paga/11-12-2011/articolo-id=561743-page=0-comments=1 e http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-10/stipendi-parlamentari-emendamento-manovra-171335.shtml?uuid=Aa27y7SE) dimostra quanto Gianfranco Fini abbia a cuore il futuro degli italiani, la maggioranza degli italiani, rispetto a quello delle poche centinaia di… no, proprio non posso scriverlo, non posso permettermi cause. Se volete leggere un commento caustico, il link è ancora al sito del Giornale (http://www.ilgiornale.it/interni/sindacalista_casta_fini_difende_privilegi_chi_sa_solo_pretendere/11-12-2011/articolo-id=561588-page=0-comments=1).
Per i numeri torniamo a leggere il nostro amico Stella, il Bobtail mordace e prezioso. Un link di ieri e uno già proposto (http://www.corriere.it/economia/11_dicembre_10/pensioni-i-privilegi-nei-palazzi-del-potere-gian-antonio-stella_bb532eda-22f6-11e1-bcb9-01ae5ba751a6.shtml e http://www.corriere.it/cronache/11_dicembre_07/deputato-talpa-suk-onorevoli-stella_6f6ac1b2-20b8-11e1-80f3-2318928b83f9.shtml).
Oggi anche la Stampa ci regala qualche interessante dettaglio sul tema dei privilegi e, soprattutto, sulla comprensione della situazione da parte dei politici (http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/433893/). Mi raccomando, leggete fino in fondo: Amato lo volevano fare Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e c’è stato persino chi ha avuto il coraggio di sostenere che rinunciare ad un uomo simile era una perdita per il Governo Monti, esattamente come la rinuncia a Gianni Letta (anche Crozza si era occupato della brillante risposta di Amato, forse si trova su YouTube). C’è molto da fare per rimettere ordine in questo paese. Spero non sia troppo…
E se ancora non siete abbastanza arrabbiati, leggetevi un po’ questo simpatico pezzo sui proprietari di yacht e velivoli (http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-10/42mila-poveri-superbarca-094117.shtml?uuid=AaDPU1SE).
Chiudiamo con un articolo, di nuovo dalla Stampa, completamente diverso, ma che ho letto con qualche nostalgia (http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/433920/). Il ricordo dei treni che collegavano il sud al nord del Paese (sui quali non ho mai viaggiato) è legato agli anni in cui ho vissuto a Milano e vedevo, proprio in questi giorni dell’anno, i miei colleghi studenti fuori sede meridionali prepararsi per rientrare a casa per le vacanze di fine anno. Mi tornano alla mente le loro lunghe attese allo sportello delle prenotazioni di Milano Centrale, lo scambio di suggerimenti tra “vecchi” esperti e matricole ancora prive di malizie, gli accordi per viaggiare insieme e i “piani di battaglia” per garantirsi di usufruire effettivamente delle cuccette prenotate. Accadeva a metà degli anni Settanta: non dirò che sono stati migliori di quelli che viviamo (anche se, per molti aspetti, forse lo sono stati), erano anni belli per noi ventenni di allora, per tante persone di cui ho perso le tracce, che si avviavano alla vita adulta con entusiasmo e fiducia.
Oggi, tutto è buona stampa. E’ l’Italia che ne viene fuori, purtroppo, a non essere gran che…
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