Ovviamente, il primo silenzio apprezzabile sarebbe il mio. E, invece, non mi sto zitto: difficile stare muti di fronte alle parole di Monsignor Bregantini che ritrovate sul sito del Corriere della Sera (http://www.corriere.it/politica/11_dicembre_05/caei-critica-manovra_3eff9e18-1f40-11e1-befb-0d1b981db5e8.shtml). Mi riferisco alla critica rivolta al Governo perché nella manovra non si sarebbero colpiti i redditi più alti.
La Chiesa cattolica, e i suoi principali esponenti farebbero bene a non dimenticarlo, è uno dei maggiori proprietari immobiliari in Italia (sparare numeri non è il mio mestiere, cercate in rete e ne troverete diversi, anche sbalorditivi). L’esenzione dall’ICI ha consentito alla Chiesa cattolica di non versare al Tesoro italiano svariati milioni di euro per i redditi prodotti da immobili commerciali locati (ripeto immobili commerciali, non si parla di luoghi di culto, né di scuole, né di ospedali, né di null’altro di simile, ma d’immobili che sono affittati e che producono redditi esattamente come quel vostro appartamentino o quella vostra bottega dati in locazione).
Un bel tacer non fu mai scritto.
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