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mercoledì 11 luglio 2012

Chissà perché non si fidano di noi?


Ugo Magri è notista politico de La Stampa: mi sembra che sappia fondere insieme, con quel tocco di umorismo assente nei due colleghi, il modo di lavorare di Verderami e Franco, le due firme politiche di maggior peso del Corriere della Sera.
Oggi si occupa anche lui, sia pure in maniera ellittica, del presunto ritorno in campo di Berlusconi e dei timori che agitano i partiti italiani di fronte alla possibilità che l’Europa ci chieda impegni scritti a non allontanarci dalla linea tracciata dal Governo Monti (http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/461959/).
Buona stampa.
Difficile dare torto a chi, in Europa, pretende che il nostro paese si vincoli a perseguire (magari anche con più decisione) il risanamento economico e le riforme intraprese dai “Tecnici”. Noi, del valore della parola dei nostri politici, se sappiamo qualcosa, vero?
A proposito, la dieta per i partiti che fine avrà fatto? Schifani e Fini e i loro solenni proclami sono rimasti la solita aria fritta, o sbaglio? Io, di quella gente, non mi fido neppure se firmano. Fanno bene, negli altri paesi europei, a guardarci con diffidenza, specie se tornano in campo certi funamboli delle promesse destinate ad abbindolare gli elettori e a restare tali. O se arriva quel nuovo che, purtroppo, non sembra affatto un miglioramento, al contrario.

sabato 23 giugno 2012

Abbiamo già dato 2

Mi piace sempre trovare conferme alle mie opinioni in quelle di persone che considero (molto) migliori e (molto) più preparate di me. Oggi la Nota di Massimo Franco sul Corriere parla di Silvio Berlusconi: http://www.corriere.it/politica/nota.shtml.
Buona stampa.
Per ora è tutto, più tardi magari parliamo di Formigoni...

venerdì 8 giugno 2012

Due buoni pezzi


Inizio la giornata segnalandovi un paio di articoli con commenti sintetici, poi magari ritorniamo sulla strada per Siena.
Sul Sole 24 Ore c’è un interessante pezzo di Francesco Scisci che spiega come la Cina guardi con preoccupazione al futuro dell’economia mondiale, e in particolare a quella europea, e si prepari al peggio con misure volte a contrastare i segnali di rallentamento della propria economia e non solo (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-08/zampata-dragone-063606.shtml?uuid=AbF3D1oF).
Buona stampa.
Il secondo articolo è l’editoriale di oggi del Corriere della Sera, firmato da Massimo Franco
Buona stampa.
Ve ne suggerisco la lettura non soltanto perché si tratta di un buon articolo di fondo, ma anche perché costituisce una testimonianza importante del cambiamento che interessa alcuni “pezzi” del nostro paese, mentre altri restano (come osserva Franco) pateticamente indifferenti. Se avete voglia e tempo, provate a rileggere gli articoli che Franco, principale notista politico del Corriere, scriveva prima del novembre 2011. Arzigogolava sul nulla con indiscutibile maestria, ma, per l’appunto, friggeva l’aria. Tant’è che mi ero permesso di definirlo una “friggitrice d’aria” in una delle mie lettere a De Bortoli. Oggi, per fortuna, sembra aver deciso di fare il suo mestiere con un po’ più di determinazione.

venerdì 25 maggio 2012

Torniamo a parlare di schei


Mi tocca chiamare di nuovo in causa Monsignor Marcinkus. Ovunque egli si trovi ora, immagino, starà festeggiando il siluramento di Gotti Tedeschi, letteralmente cacciato in malo modo dalla Presidenza dello IOR, la cosiddetta Banca Vaticana, che ha già fatto parlare di sé anche troppo (e parecchio male) in passato.
Mi pare evidente che la lezione non sia servita a molto e che in Vaticano preferiscano muoversi nella nebbia piuttosto che alla luce di un limpido sole.
Affinché non pensiate ch’io parli a vanvera, vi rifilo un po’ di articoli, non sia mai che mi si accusi di fare affermazioni preconcette o prive di fondamento.
Cominciamo dal Financial Times, in apparenza asettico come sempre, ma non privo di una nota tagliente: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/72267d4c-a5d3-11e1-b77a-00144feabdc0.html#axzz1vra0nR6i.
Passiamo al Sole 24 Ore, con ben due articoli dello stesso autore, Carlo Marroni, il primo di cronaca, il secondo di analisi: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-24/scontro-gotti-tedeschi-223337.shtml e http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-24/governance-curiale-soffre-profonda-223519.shtml?uuid=AbA4TthF.
E ancora, dal Corriere, il commento di Massimo Franco, che è un buon conoscitore di cose vaticane: http://www.corriere.it/economia/12_maggio_25/esito-conflitto-franco_3f51bba4-a63a-11e1-adca-f1e67e46c97e.shtml.
Chiudo con La Stampa, forse più prudente degli altri quotidiani nell’interpretare negativamente le dimissioni di Gotti Tedeschi: http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/455589/.
Buona stampa. Altri commenti potrete trovarli da soli, la notizia ha ampio spazio nei giornali italiani e stranieri.
Continuando a parlare di denaro e banche, veniamo alla sempre interessante vicenda Ligresti-FondiariaSai-Unipol.
Il Sole 24 Ore ci informa che la famiglia che ha così oculatamente amministrato uno dei maggiori gruppi assicurativi del paese, trascinandolo sull’orlo del fallimento, potrebbe uscirne senza pagare il conto, come accade spesso in questo paese dove solo i citrulli si fanno prendere con le mani nel sacco.
In realtà, però, verrebbe quasi da dire che i Ligresti fanno bene ad approfittare ancora una volta della situazione: le loro mani stringono saldamente gli attributi (peraltro mediocri) dei migliori banchieri (si fa per dire) italiani. E questi grandi banchieri (sempre per dire), per non ammettere di essere degli inetti, proteggono le terga dei Ligresti insieme alle loro. Ecco il pezzo del 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-05-25/quei-milioni-salvare-ligresti-064216.shtml?uuid=Ab32MvhF&fromSearch.
Buona stampa.
E veniamo all’andamento della disponibilità di credito bancario per le imprese. Carlo Milani, sul sito LaVoce.info, ci offre un’analisi molto interessante (e maledettamente preoccupante) di come il sistema bancario italiano stia riducendo le risorse per le attività imprenditoriali, specie quelle di piccole e medie dimensioni. Anche la bibliografia dell’articolo merita un’attenta considerazione (http://www.lavoce.info/articoli/pagina1003089.html).
Buona stampa.
Mi vengono spontanee un paio di domande: secondo voi, il nostro sistema bancario potrebbe mettere a disposizione delle piccole e medie imprese maggiori fondi se non ne avesse prestati tanti a Ligresti? E possiamo davvero definire banchieri i signori che hanno concentrato enormi affidamenti in quell’unico cliente trascurando migliaia di aziende realmente meritevoli di credito?
Già che ci sono, mi voglio rovinare. Ecco un altro quesito. Non sono ancora sulla strada per Siena, ma mi sto avvicinando: in quale paese sarebbe ancora alla guida dell’associazione delle banche l’artefice del quasi tracollo di quella di cui è stato presidente?
Mi dicono che in Spagna, soprattutto in questi tempi così difficili, ci sia un signore, Emilio Botìn, uomo molto religioso, aderente all’Opus Dei e Presidente del Santander, il quale ogni mattina, al risveglio, prega affinché il Padreterno gli faccia trovare un altro come Mussari, il gigante della finanza che gli ha consentito di guadagnare 3 (TRE) miliardi di euro nel volgere di poche settimane. Tre miliardi di euro su un investimento di sei… Fede davvero incrollabile, ma non credo che Botìn sarà accontentato. Temo che neppure Dio possa compiere due volte un simile miracolo.
E chiudiamo con la Grecia. Sempre dal sito LaVoce.info, alcune riflessioni di Panunzi sulla ormai assai probabile uscita della Grecia dall’Eurozona (http://www.lavoce.info/articoli/pagina1003090.html).
Buona stampa.
Mi fermo, anche se avrei ancora un po’ di cose da dire, ma per oggi ho scritto anche troppo.