Il primo di cui ci occupiamo oggi è il Felpo, che, avido di
“mi piace” e di follower entusiasti,
ieri non ha trovato di meglio da fare che inventarsi una tassa della cui
applicazione accusare Renzi. La notizia la troviamo su La Stampa: http://www.lastampa.it/2015/07/23/italia/politica/la-bufala-della-tassa-sui-condizionatori-e-la-figuraccia-di-matteo-salvini-QWGMz0HIjxEABcuOuFXADO/pagina.html.
Buona stampa. Di fronte all’ignoranza e alla malafede… Quello
che preoccupa è che costui ha seguito.
C’è gente che crede alle sue baggianate e che lo ritiene in grado di affrontare i problemi italiani alla guida di un governo. Parliamo di un tizio che blatera di uscire dalla moneta unica e nello stesso tempo definisce l’uscita un “casino”. Ogni commento è superfluo.
C’è gente che crede alle sue baggianate e che lo ritiene in grado di affrontare i problemi italiani alla guida di un governo. Parliamo di un tizio che blatera di uscire dalla moneta unica e nello stesso tempo definisce l’uscita un “casino”. Ogni commento è superfluo.
Possiamo, però, aggiungere un dettaglio interessante. Il
Felpo Salvini ha un esperto in materia economica. Lo ha intervistato Il Sole 24
Ore martedì scorso: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-07-21/il-guru-salvini-da-renzi-solo-slogan-063619.shtml?uuid=ACRsOuU&fromSearch.
Buona stampa. Soprattutto per i piacevoli toni ironici. Mi
sarebbe piaciuto, però, che Barbara Fiammeri avesse trovato il tempo per dare
qualche notizia in più su questo guru. Io non sono riuscito a trovare on line
un curriculum degno di questo nome del Signor Armando Siri. L’unica cosa che
gli somiglia è questa scheda pubblicata da La Repubblica nel 2011: http://www.repubblica.it/static/speciale/2011/elezioni/comunali/milano/siri.html.
Un po’ scarna e priva di indicazioni sul percorso accademico
di Siri. Non che l’aver frequentato un’università e conseguito una laurea siano
garanzia di capacità, anzi (io, non essendo laureato, non nutro pregiudizi per
la categoria). Dal responsabile economico di un partito, però, ci si
aspetterebbe qualcosa di più. Anche alla luce della proposta fondamentale di
Felpo e guru: la flat tax al 15%. Una misura che, come osserva Fiammeri, non ha
avuto applicazione in situazioni paragonabili a quella italiana, nella quale,
tra l’altro, abbiamo un bel po’ di esperienze negative in materia di condoni e
sanatorie, che non hanno prodotto quasi nessun effetto in termini di calo
dell’evasione fiscale, al contrario. E Siri parla di problemi di copertura per il taglio delle imposte promesso da Renzi... Il bue che dà del cornuto all'asino.
A proposito della riduzione delle tasse che Renzi ha annunciato,
la fattibilità è senz’altro tutta da dimostrare. Si tratta, per
l’appunto, di un annuncio e di quasi niente di più, mancando indicazioni certe
e credibili sulla sostenibilità finanziaria. E, infatti, la maggior parte dei
commenti, per la verità, sono critici. Vediamo, tra i tanti, quello Massimo
Bordignon sul sito LaVoce.info: http://www.lavoce.info/archives/36153/il-cane-di-pavlov-e-altri-tagli-alle-tasse/.
Buona stampa. I dubbi, come si vede, sono tanti sia sulla
logica dei provvedimenti annunciati sia sull’effettiva possibilità di attuarli.
In effetti, come sottolinea Bordignon, Renzi sembra muoversi
più per cercare di riconquistare consenso che per indicare misure realistiche.
E anche in altri campi si comporta in maniera erratica, alimentando serie
perplessità. Il caso dello scontro in corso con i prefetti mi sembra
emblematico e ne ha parlato molto bene Ernesto Galli della Loggia in un
articolo pubblicato dal Corriere della Sera oggi: http://www.corriere.it/politica/15_luglio_24/non-rottamiamo-anche-prefetti-sono-simbolo-stato-8b3e5ef8-31c6-11e5-bd67-c2a2bc967818.shtml.
Buona stampa. E non ho nulla da aggiungere.
Se tutto questo non bastasse, corriamo anche il rischio di
perdere uno dei nostri più valenti e promettenti giovani politici. Il tizio
decrepito, infatti, minaccia di lasciare l’Italia e di mettere a disposizione
della Russia e, soprattutto, dell’amico Putin le sue note capacità, che ha così
significativamente fatto valere nel periodo, ahimè non breve, nel quale ha
retto il governo del nostro Paese. Lascio che sia Massimo Gramellini, nel suo
Buongiorno di ieri, a trattare la questione come merita: http://www.lastampa.it/2015/07/23/cultura/opinioni/buongiorno/silviusko-B0UlWgENZ8lZvu8SG6iBzO/pagina.html.
Buona stampa. E anche qui, io non ho commenti da fare.
Passiamo alla musica. Ascoltiamo un gruppo americano,
Creedence Clearwater Revival, nel loro brano forse più famoso: Have You Ever Seen the Rain. E la
pioggia, credo, la vorremmo vedere anche da queste parti, breve, ma intensa,
così da darci un po’ di sollievo dal caldo.
Splendido commentario; l'ironia e' che la flat tax - inapplicabile quasi ovunque per ragioni politiche - e' teoricamente la più efficiente. Purtroppo roba da sogno proibito. E sulla canzone dei Creedence, una delle mie favorite di sempre, con tanti bei ricordi associati.
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