giovedì 9 luglio 2015

Hybris


Lasciamo stare la Grecia, almeno in prima battuta. Chi di voi tre segue i mercati finanziari (un paio che lo fanno, anche molto seriamente, ci sono), saprà che negli ultimi dieci giorni i mercati cinesi, più precisamente le borse di Shangai e di Shenzhen (quella di Hong Kong è altra cosa), hanno subito una brusca e decisa caduta e oggi si sono ripresi altrettanto bruscamente, anche se il recupero compensa solo una frazione delle perdite subite in precedenza.
Molti hanno scritto che il drastico calo delle quotazioni, accompagnato dalla sospensione di moltissimi titoli e dal rinvio dell’offerta di nuove azioni, conferma l’esistenza di una bolla speculativa, una delle tante che si nasconderebbero nel complicato capitalismo di stato cinese.
Non c’è dubbio che questo sia possibile così come non c’è dubbio che la reazione del governo cinese, anziché apparire rassicurante, induca a maggiore preoccupazione. Ne parla Guido Santevecchi in un breve articolo del Corriere della Sera: http://www.corriere.it/economia/15_luglio_09/bolla-cinese-borse-quantitative-easing-presidente-xi-ee7ba128-2619-11e5-9a08-f80f881ecc8e.shtml#.
Buona stampa. Non so perché, ma mi viene in mente un film di Walt Disney, Fantasia, forse il più famoso lungometraggio di cartoni animati della storia del cinema. C’è un episodio di cui è protagonista Topolino. Visto che è disponibile su Youtube, ve lo propongo. E’ anche un ottimo ascolto musicale.


Intendiamoci, è una forzatura sostenere, come ho appena fatto ironicamente, che, in Cina, ad assumere decisioni cruciali per i mercati finanziari mondiali ci siano emuli di Mickey Mouse. E, tuttavia, si ha l’impressione di un modo di procedere abbastanza contraddittorio, che privilegia aspetti che, altrove, non sarebbero considerati. Credo sia sempre più difficile far coesistere un sistema economico e finanziario spregiudicatamente capitalistico con un regime politico dominato dal partito unico (chiamarlo comunista mi pare abbia ormai poco senso).
Per una più precisa descrizione delle misure poste in essere dalle autorità cinesi, vi rimando a questo articolo da The Financial Times (con le consuete riserve sulla leggibilità per chi non ha un abbonamento): https://next.ft.com/9b346454-25e8-11e5-9c4e-a775d2b173ca.
Buona stampa. La situazione, come si vede, non è ancora del tutto stabilizzata. E non credo lo sarà in tempi brevi.
Venendo alla Grecia, ne parliamo senza addentrarci nei dettagli della possibile nuova trattativa tra il governo Tsipras e i creditori. Vi suggerisco la lettura di tre testi. In ordine cronologico, cominciamo da quello di Luigi Zingales, pubblicato sul suo blog il 5 luglio: http://europaono.com/2015/07/05/perche-zingales-e-cosi-morbido-nei-confronti-della-grecia/.
Buona stampa. Zingales ripercorre la vicenda greca e lascia capire come la politica di austerità imposta ad Atene sia, a suo giudizio, all’origine della situazione attuale, con il contributo di alcune decisioni di Tsipras.
Il 6 luglio, giorno successivo al referendum greco, il sito Intelligonews pubblicava un’intervista a Massimo Cacciari, il quale, come di consueto, non nasconde il suo pensiero, anzi lo manifesta senza reticenze: http://www.intelligonews.it/articoli/6-luglio-2015/28290/greferendum-cacciari-l-europa-tedesca-collasser-c-stata-una-volgare-interferenza-.
Buona stampa. Ci sono spunti interessanti, tutto si può dire di Cacciari tranne che sia banale e che abbia timori reverenziali. Anzi, a volte forse c’è un certo autocompiacimento nell’assumere posizioni controverse.
Buona stampa. Anche Magris sa sempre offrire prospettive che ai più sfuggono e che inducono a riflettere con attenzione. Vale la pena copiare e incollare la conclusione dell’articolo: “Quando si ha un’altissima civiltà nel proprio Dna, essa si rivela non nella citazione del passato, ma nel modo in cui si affrontano i problemi del proprio presente. Questo vale oggi per tutti i governi impegnati ad affrontare le tremende difficoltà del popolo greco. Agire irrazionalmente, rabbiosamente, caparbiamente, tignosamente, rumorosamente, truffaldinamente significa, per tutti, compiere quello che per la civiltà greca era la massima colpa, la hybris , la dismisura, peccato senza remissione.
Non aggiungo altro, se non un ascolto musicale, anche per compensare i giorni trascorsi senza combattere i nostri nemici. Dopo la classica di Fantasia, ritorniamo al jazz. Credo sia il caso di dare spazio a un sassofonista fondamentale come Lester Young, di cui non vi ho mai proposto nulla.
Il titolo è There Will Never Be Another You, eseguita nel 1952 con un gruppo di grandi strumentisti: Oscar Peterson al piano, Barney Kessel alla chitarra, Ray Brown al basso e J.C. Heard alla batteria.



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