martedì 5 febbraio 2013

I conti? Li paghiamo noi


Sulle promesse del tizio decrepito torneremo sicuramente, nulla e nessuno può rallentare la sua corsa sfrenata, certamente non i lacchè che lo circondano e che sanno soltanto dargli ragione, timorosi di cadere in disgrazia. E, ovviamente, non si preoccupano, loro come il tizio decrepito, delle conseguenze di quelle che vengono spacciate per proposte realistiche. Dimenticando quante altre proposte realistiche sono state fatte e quali sono stati i risultati sui conti pubblici.
Non val neppure la pena ch’io mi dilunghi, vi basterà leggere quel che spiega, assai meglio di quanto potrei fare io, Tito Boeri sul sito LaVoce.info: http://www.lavoce.info/berlusconi-tasse-promesse-elettorali-spread-paradisi-fiscali-im/.
Buona stampa. Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa quello che, se potesse, si conferirebbe il Nobel per l’economia da solo… Di certo schiaffeggerebbe l’aria con le sue manine sbuffando, infastidito da quelle che giudicherebbe considerazioni irrilevanti.
Vien da ridere a pensare che, quando stavano insieme al governo, Tremonti e Brunetta erano come cane e gatto, litigavano e si insultavano e non si trovavano d’accordo su nulla, anche se prevaleva il primo, forse perché oggettivamente più brillante (non si tratta di un apprezzamento, ma di una constatazione).
Strano questo contrasto continuo e ineliminabile: appartengono alla stessa scuola, quella di coloro i quali non hanno gran dimestichezza con la contabilità nazionale e che, come osserva giustamente Boeri, son più pratici di scoperture che di coperture.
Le promesse che vanno prese sul serio e apprezzate e, magari, anche premiate con il voto sono quelle il cui conto non ci viene fatto pagare. Il tizio decrepito ce ne ha fatti pagare tanti di conti, alcuni dei quali per favori che lui ha fatto ai non pochi italiani che non hanno dimestichezza con la legalità (dalle quote latte ai condoni edilizi, tanto per dirne un paio). Adesso basta, per favore.

Nessun commento:

Posta un commento