Partiamo da qui: http://www.corriere.it/cronache/13_gennaio_08/carceri-strasburgo-condanna-italia_bce42e00-597a-11e2-bf1c-a7535a9f5f63.shtml.
Cronaca, nessun giudizio, salvo apprezzare molto, anzi
moltissimo le parole del Presidente Napolitano e del Ministro Severino.
Mortificazione e avvilimento sono certamente i sentimenti che prova chi, come
loro (per quanto hanno detto e fatto) e i comuni cittadini italiani, non ha
responsabilità riguardo al trattamento incivile cui sono sottoposti i carcerati
nel nostro paese.
Altri, che sono sicuramente ben lungi dal sentirsi
mortificati e avviliti, dovrebbero vergognarsi, ma ciò è manifestamente
impossibile. Parlo dei membri del Parlamento italiano che, tra le tante, anche
di questa questione hanno preferito non occuparsi, presi evidentemente da
altro. E più ancora dei deputati e dei senatori, la più profonda e
irrimediabile vergogna dovrebbero provarla coloro che della Camera e del Senato
sono le massime autorità. Già, dimenticavo, le massime autorità della Camera e
del Senato sono Fini e Schifani. Da loro non c’è da aspettarsi niente,
figuriamoci la vergogna per l’inefficienza degli organi che hanno guidato per
quasi quattro anni. Fini e Schifani sono quelli che avevano promesso
solennemente di ridurre in modo drastico i costi del Parlamento entro il 31
gennaio. Del 2012, non del 2013… Avete visto qualcosa?
Lasciamo perdere, anche se su Fini forse torneremo, magari
passando da Montecarlo.
Restando sulla condanna della Corte di Strasburgo, mi pare
che, come accade quasi sempre, meriti di essere letto cosa ne scrive Stefano
Folli sul 24 Ore di oggi: (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-09/questione-carceri-irrompe-campagna-074315.shtml?uuid=Ab6ZlXIH).
Buona stampa.
Nella stessa pagina dell’edizione stampata del 24 Ore,
Roberto D’Alimonte analizza i possibili risultati del voto al Senato: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-09/duello-regioni-chiave-tutti-141930.shtml?uuid=AbliQfIH&fromSearch.
Buona stampa. D’Alimonte è preciso e chiaro in una materia
che, per natura, è fumosa e incerta. Forse perché i numeri li studia e non li
da…
Delle prossime elezioni, purtroppo per voi e per me, si
parlerà ancora. Spero di riuscire a farlo con un’idea che vi piacerà.
Passiamo alla musica e mi sembra doveroso, dopo aver molto privilegiato
il jazz e il rock, dare spazio alla musica classica. Ascoltiamo il Concerto per
oboe di Vincenzo Bellini che, se non sbaglio, ha avuto maggior successo nelle esecuzioni
con la tromba al posto dello strumento previsto originariamente. In questo caso
il solista è il trombettista francese Maurice Andrè, del quale tra poche
settimane cadrà il primo anniversario della morte (http://it.wikipedia.org/wiki/Maurice_Andr%C3%A9).
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