Non è che io sia stato tanto impegnato da non poter né
leggere né scrivere per una settimana: ero solo annichilito dall’assurda recita
cui hanno dato vita i partiti nella formazione delle liste dei candidati. Una
recita ancora in corso, perché il termine di presentazione scade tra poche ore.
Definire quello cui abbiamo assistito e cui stiamo ancora
assistendo un mercato delle vacche sarebbe offensivo per i mercati delle
vacche.
E non c’è nessuno cui sia consentito dire di essere rimasto
estraneo all’indecoroso commercio.
Non i movimenti che vorrebbero proporsi
come portatori del nuovo, abbeverati lungamente alla sacra sorgente
dell’antipolitica.
Non il PD, che ha fatto ricorso alle primarie, salvo
poi rimangiarsi in diversi casi l’esito delle medesime e garantire al
Segretario Bersani la possibilità di assegnare un po’ di posti sicuri a persone
di sua scelta, tra le quali, guarda caso, alcuni storici esponenti del partito,
personaggi ormai insopportabili per la durata incredibilmente (e immeritatamente)
lunga della loro carriera politica. Che poi, come sostengono loro, gli
esponenti del PD siano tutti immacolati, non se la beve nessuno.
Neppure Mario Monti, che vanta, a ragione, una personale
netta diversità rispetto ai politici di professione, ma che si è scelto compagni di
strada che sono per l’appunto politici di professione, tra l’altro alcuni di
quelli che, è la mia opinione ovviamente, si sono rivelati inetti quando non
addirittura dannosi.
Non faccio nomi, né per i movimenti sedicenti portatori di
novità, né per il PD, né per il raggruppamento che ha in Monti il proprio
leader. Mi pare, invece, indispensabile sottolineare come tutto quanto accade
attorno alle liste è una delle conseguenze peggiori della legge definita porcellum.
Qualcuno, a questo punto, si chiederà forse perché io non
abbia parlato di uno dei principali partiti… E già, non ho parlato del PDL. E
la ragione è che (naturalmente si tratta sempre di una mia opinione) il partito
presieduto dal tizio decrepito è quello che sta dando il peggio nella
formazione delle liste elettorali. Già lascia abbastanza sconcertati che, tra
le figure chiave nel decidere i candidati, oltre al tizio decrepito, ci sia
Verdini (http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/17-dicembre-2012/verdini-accusa-diventa-bancarotta-fraudolenta-2113205055479.shtml
e http://www.lastampa.it/2013/01/20/italia/politica/perche-io-no-e-verdini-si-scajola-si-autosospende-ma-e-pronto-alla-guerra-bFdmkbNnJhRmh5MkyXUqtN/pagina.html).
Ancor più sconcertante appare il fatto che, nonostante
tutto, certi personaggi ancora pretendano di essere candidati (http://www.corriere.it/politica/13_gennaio_21/frenda-patto-a-5-bar-del-porto_1362077a-6394-11e2-9016-003bf863ea6b.shtml
e http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1165403/Pdl--caos-liste--Cosentino-resiste--quasi-rissa-con-Alfano.html).
Cronaca, nessun voto per tutti gli articoli.
Quale sarà la ragione di tanto attaccamento al posto di
deputato o senatore? Quali saranno gli immensi benefici che costoro si propongo
di dare all’Italia e agli Italiani (dopo non averne dato nessuno per una o più
legislature)? Ammesso, e nient'affatto concesso, che tale sia il loro scopo, non possono proprio pensare di dare un contributo al futuro del
paese senza occupare uno scranno generosamente retribuito dalle casse
pubbliche?
Basta. Ho già detto abbastanza.
Parliamo di Cesária Évora, un’eccezionale cantante
originaria di Capo Verde, l'arcipelago, un tempo colonia portoghese, nel quale è nata una corrente musicale (morna) incredibilmente ricca
e fantasiosa, dotata di una spiccata identità.
Potete trovare qualche notizia in più riguardo a Cesária su
Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Cesaria_Evora).
Il primo brano che vi suggerisco è Carnaval De Sao Vicente, nel quale la malinconia tipica della
musica capoverdiana lascia spazio a una trascinante allegria.
Passiamo a Mar Azul,
un brano che rappresenta un esempio perfetto della morna. Anche questa è un'esecuzione dal vivo.
Chiudiamo con Paraiso De Atlantico, dedicato com'è evidente, al suo piccolo paese.
Nessun commento:
Posta un commento