Ugo Magri è uno dei migliori osservatori politici italiani,
solitamente bene informato, il cui stile mi sembra assai diverso da quello di
molti suoi colleghi, i quali non di rado paiono scrivere sbirciando dal buco
della serratura. Oggi, su La Stampa, Magri analizza le prospettive del Pdl alla luce degli sviluppi nella situazione giudiziaria del tizio decrepito: http://www.lastampa.it/2013/03/10/italia/speciali/elezioni-politiche-2013/fare-a-meno-di-silvio-il-pdl-studia-come-emanciparsi-dal-leader-PN68lSfwPfIrLxqwGPkYxO/pagina.html.
Buona stampa. Vedremo quanta lealtà sapranno esprimere i
lacchè…
Già che siete dalle parti del quotidiano torinese, leggete
anche il Buongiorno di due giorni fa: http://www.lastampa.it/2013/03/08/cultura/opinioni/buongiorno/il-coraggio-di-cambiare-ZJfgWZTMsW5yUWXx3aKGzN/pagina.html.
Buona stampa. E tutta la mia ammirazione, oltre a quella di
Gramellini, per questa coraggiosa e intelligente donna di Perugia, che mi verrebbe
da proporre come prossimo Ministro della Funzione Pubblica. Sono certo che
farebbe molto meglio di Patroni Griffi e di Brunetta e di gran parte di quelli
che hanno occupato il posto fino ad oggi e che, per l’appunto, hanno accentuato
anziché correggere i difetti messi in luce dalla signora perugina.
Tornando agli aspetti più strettamente politici, com’è
ovvio, lo psiconano+barba-Mediaset e il suo movimento continuano ad attirare
attenzione.
Aldo Grasso, sul Corriere di oggi, si occupa della più giovane parlamentare del M5S e anche di altro: http://www.corriere.it/politica/13_marzo_10/marta-grande-portavoce-m5s-grasso_7b3e2fc4-8944-11e2-9abc-68ed907a89d3.shtml.
Buona stampa. Da chi rappresenta il paese ci si
aspetta che pensi al paese, che abbia una propria idea di cosa è giusto o non è giusto fare e, magari, anche di come farlo. Ci si aspetta anche che
abbia una pur minima conoscenza dei meccanismi indispensabili per il
funzionamento di una democrazia parlamentare complessa come quella italiana. E ci si aspetta che non consideri, come osserva correttamente Grasso, proprio compito ripetere come un pappagallo le parole
del leader, sia quelle strillate nelle piazze sia quelle scritte sul
blog.
Sbaglierò, ma da chi è chiamato a occuparsi della cosa
pubblica, senza dover rispondere ad altro che alla legge e alla propria
coscienza (come dice la Costituzione) ci si aspetta che si preoccupi appunto
della cosa pubblica, ossia degli interessi di tutti gli italiani e si preoccupi
di capire che cosa è meglio fare per tutelare questi interessi in un momento di
eccezionale difficoltà economica e sociale come l’attuale. E questo, purtroppo,
mi sembra non accadere nel M5S, dove hanno maggiormente a cuore il destino di
Casaleggio, come dimostrano queste parole: Casaleggio
ha detto che se decidessimo di dare l'appoggio a qualche partito, lui
lascerebbe il Movimento. La frase la riprendo testualmente da un articolo
de La Repubblica di oggi e sarebbe stata scritta da un senatore sardo del M5S,
Roberto Cotti: http://www.repubblica.it/politica/2013/03/10/news/appello_10_marzo-54230402/?ref=HRER2-1.
Buona stampa.
La democrazia è una cosa diversa da come sembrano intenderla
Grillo e il suo guru (a me pare più un puparo che un guru, per la verità), per
i quali le regole costituzionali e il ruolo dei diversi Poteri (Quarto incluso)
sembrano solo un fastidioso ingombro sul cammino per la realizzazione di ciò
che va bene a loro, ma forse non va bene a tutti gli altri italiani.
Il M5S ha certamente ottenuto un significativo risultato
elettorale, ma non può contare sulla maggioranza né all’interno del Parlamento
né tra gli elettori. Grillo e il puparo dovrebbero farsene una ragione e, se possibile, agire di conseguenza (tra l'altro, abbiamo già avuto il tizio decrepito che confondeva il suo bene con quello degli italiani).
Anche perché, grazie al Cielo, gli italiani, pure molti tra quelli che lo hanno
votato, vedono quanto vi è d’irrimediabilmente assurdo in alcune proposte dello
psiconano+barba-Mediaset, quale quella sull’abbandono dell’euro. Si vedano, sul
tema, il sondaggio domenicale del Corriere della Sera e l’analisi di
Mannheimer: http://www.corriere.it/politica/13_marzo_10/referndum-euro-non-entusiasma-mannheimer_7cf57f02-8944-11e2-9abc-68ed907a89d3.shtml.
Buona stampa.
Evidentemente gli italiani hanno preoccupazioni quotidiane
ben diverse da quelle di chi vorrebbe realizzare, presumibilmente per sé e i
propri cari, un paesello ecologista in Costarica. L’inchiesta de L’Espresso che
vi ho segnalato giovedì ha provocato un po’ di reazioni, non tutte molto
puntuali. Per non apparire parziale, vi propongo la ricostruzione offerta dal
Fatto Qotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/08/grillo-costa-rica-nessun-investimento-sospetto-lespresso-non-ce-trasparenza/524655/.
Io un’occhiata a www.ecofeudo.com
l’ho data e, per quel che ne posso capire (ma si sa, sono un po’ tonto), mi
sembra un depliant pubblicitario di un progetto di sviluppo immobiliare a
prevalente carattere turistico e non propriamente rivolto alla massa dei turisti. Certo, hanno rilievo le tematiche ecologiche,
ma ci sono anche segnali abbastanza sconcertanti, come la diffusione maniacale
della connettività e la previsione di stanze climatizzate per le attrezzature
tecnologiche sensibili al calore, mura di cinta e allarmi. Mah…
E non possono mancare le mie solite domande... Ecologisti che non possono fare a meno dell’IPad o del
server e della sala cinema nella stanza climatizzata al centro della villetta di bambù e pietra
locale? Ecologisti che fanno gite con le loro potenti moto enduro? Ecologisti che vogliono un centro benessere all'ultimo grido? Ecologisti tanto in armonia con l'ambiente circostante e con la popolazione da circondarsi di un muro e da proteggersi con sofisticati sistemi di allarme? No, c'è qualcosa che non mi convince...
P.S. Ho scattato delle immagini di alcune pagine significative di www.ecofeudo.com, sai mai che decidessero di cambiarle...
P.S. Ho scattato delle immagini di alcune pagine significative di www.ecofeudo.com, sai mai che decidessero di cambiarle...
Nessun commento:
Posta un commento