Cominciamo con un Gramellini SCULTOREO. Nel senso della
potenza definitiva: http://www.lastampa.it/2013/03/15/cultura/opinioni/buongiorno/conclave-parlamento-hSyV4thzaqq0gmB4cqshDJ/pagina.html.
Buona stampa. Anzi, per suonare noioso: più che buona
stampa. Non trascurate la citazione di Montanelli, semplicemente perfetta.
Parliamo di Cicchitto! Robaccia che non se la prendono da nessuna parte, ma noi
lo paghiamo ancora… E dobbiamo ringraziare il tizio decrepito. Probabilmente
per una ragione di tessere, ma forse mi sbaglio… Comunque, se mi chiedeste da
che parte andare, risponderei di andare in direzione di Arezzo.
Visto che ero sul sito de La Stampa, mi sono letto anche
questa utile scheda riepilogativa: http://www.lastampa.it/2013/03/11/cultura/domande-e-risposte/quanto-costano-e-chi-paga-i-partiti-ZGcuEKktxSIYWbyy2uQ4LJ/pagina.html.
Capite perché sono anglofilo?
E veniamo al titolo del post. Io ne ho davvero alcune
importanti parti del corpo saturate di questa storia della “gogna mediatica”.
Nel nostro povero paese tutti, quando vengono scoperti con una più o meno grande
parte delle dita ficcate dentro la marmellata, si mettono strillare perché
sostengono di essere esposti in una sorta di gogna o, peggio, di essere
infilati in un tritacarne, la prima come il secondo “mediatici”.
La deputata del M5S Marta Grande non ha fatto molta
chiarezza sui propri titoli di studio, lo raccontano quasi tutti i quotidiani
nella versione on line. Con un po’ di crudeltà, scelgo Il Giornale: http://www.ilgiornale.it/news/interni/su-facebook-arriva-festa-laurea-marta-grande-896449.html
Cronaca. Niente voto, per il quotidiano. Sulla
plurilaureata, beh… sarà sempre meglio del suo pessimo leader (pupo) Grillo e
del suo (del leader pupo) guru Casaleggio (puparo).
Sant’uomo il Grillo. Scopriamo che il M5S ha uno statuto e
che Grillo, il nipote e il commercialista ricoprono tutte le cariche. Niente
male… Anche la plastica del Pdl sembra migliore. Almeno non si spaccia per lega
di carbonio o per titanio purissimo… Non più, quantomeno…
Sempre per parlare di qualità, in particolare della stampa, torniamo alla storia del
Costarica. Pochi minuti fa sono andato sul sito de L’Espresso e ho cercato
novità sull’inchiesta della scorsa settimana relativa agli investimenti nello
stato centroamericano da parte di persone vicine allo psiconano+barba-Mediaset.
Nessun articolo in evidenza. Apparentemente la storia è
morta. Il che mi è sembrato strano. Ho fatto una ricerca sul sito digitando:
“Beppe Grillo”. Ecco la pagina che mi è stata restituita:
Niente male: il risultato più recente è del 30 dicembre
2012. Buona stampa suonerebbe male, cosa ne dite?
Poi ho cercato: “Grillo Costarica” e “Ecofeudo”. Risultato:
pagine bianche. Non mi esprimo. Ci voglio pensare. A naso, la cosa puzza.
Eccome se puzza.
Nel frattempo, hanno deciso di ospitare questo pezzo di
Marco Travaglio: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/perche-mi-manchera-di-pietro/2202585.
Mala stampa. Solo Travaglio e pochi altri possono
rimpiangere Di Pietro.
Vorrei finire diversamente, ma non posso proprio.
Buona notte e buona fortuna.
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