domenica 3 marzo 2013

Povera donna, ancora un po' e mi spunta una lacrimuccia


Oggi, come ieri con l'editoriale dei Mastini, il Corriere della Sera dedica spazio ai costi dei partiti e aspetti collegati. C’è un lungo articolo che ricostruisce le vicende del finanziamento pubblico da quando, nel 1993, venne abrogato con un referendum il cui risultato, evidentemente, ai partiti interessava poco… Il pezzo è firmato da Enrico Marro: http://www.corriere.it/politica/13_marzo_03/un-tesoro-da-centinaia-di-milioni-cresciuto-di-dieci-volte-in-14-anni-enrico-marro_57d97ff0-83c4-11e2-9582-bc92fde137a8.shtml.
Buona stampa. Non ho nulla da aggiungere.
Vi è poi un’intervista di Monica Guerzoni a Livia Turco sulla quale, invece, ho qualcosa da aggiungere: http://www.corriere.it/politica/13_marzo_03/pensione-fra-2-anni-assunta-dal-partito-monica-guerzoni_57a45eec-83c4-11e2-9582-bc92fde137a8.shtml.
Stampa così e così. La Guerzoni non ha certamente usato la mano pesante. Non ci è andata neppure vicina…
Prima osservazione: Turco mi pare contraddirsi, nel senso che sostiene di aver lasciato l’insegnamento per la politica e che, perso l’incarico di parlamentare, torna al suo vecchio lavoro. Forse c’è un passaggio poco chiaro, ma mi sarei aspettato che riprendesse l’insegnamento e non a fare il funzionario di partito.
Secondo, cito testualmente: E ora, avendo acquisito grande esperienza sui temi sociali e dell'immigrazione, mi piacerebbe cercarmi un lavoro. E domando: perché non se lo cerca sul serio, anziché farsi assumere dal Pd? Turco, come tutti i deputati non rieletti, riceverà una congrua somma che, con un provvedimento che sicuramente anche lei avrà votato, si sono concessi per rendere meno traumatico il ritorno alla vita di semplice cittadino. Non abbia tutta questa fretta… non prenda un posto qualsiasi… cerchi quello in cui potrà mettere a frutto queste competenze preziose che ha maturato. Riceverà diverse migliaia di euro dallo Stato proprio perché non senta la pressione di trovare immediatamente un impiego. Se va a lavorare al Pd, cosa le diamo a fare quei soldi?
Ancora, sempre citando testualmente: Tra due anni, quando ne compirò 60, io prenderò la pensione. Come tutti. Mi piacerebbe che la Guerzoni avesse perso qualche istante per chiedere un po’ di numeri precisi. Ad ogni modo, per quel che ne so, sono ben pochi quelli che, in seguito alla riforma Fornero, possono pensare di andare in pensione a 60 anni. Posso sbagliarmi, proprio perché non ci sono dati puntuali e certi, ma sarei portato a dire che qualche vantaggio, rispetto ai comuni lavoratori, Livia Turco sembrerebbe averlo.
Ultima, ma certamente non meno importante: lo stipendio che le verserà il Pd da dove arriva? Se andate sul sito del Pd potete consultare il bilancio del 2011, l’ultimo disponibile, dal quale risulta che oltre il 90% dei proventi sono costituiti da contributi dello Stato per rimborsi elettorali (vedi sopra). In parole semplici: lo stipendio di Livia Turco lo pagheranno gli italiani. Come la sua pensione, che, per quanto sia stata oggetto di qualche ritocco, sarà di gran lunga superiore a quella dei comuni cittadini della sua età. E non parliamo di quelli che, per loro sfortuna, sono nati più recentemente. I giovani italiani sono le vere vittime della generazione di Livia Turco e, purtroppo, anche della mia e di qualche altra che li hanno letteralmente depredati. Io almeno lo ammetto e, nel mio piccolo, cerco di aiutare chi vuol cambiare questo stato di cose.
Spazziamo via un po’ dei cosiddetti diritti acquisiti dei politici di vario livello. Ne verrà solo del bene alla collettività. 

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