Apriamo con Il Punto di Stefano Folli dal 24 Ore di oggi: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2013-05-09/condanna-berlusconi-linea-cambia-072006.shtml?uuid=AbOCPJuH.
Buona stampa. Come di consueto. Folli mantiene il pregio di
parlare delle vicende politiche quotidiane con concretezza, senza perdersi in
ardite e inutili speculazioni o senza divertirsi a spiare dal buco della serratura. Il
quadro che emerge, purtroppo, è tutt’altro che rassicurante e mostra come le
nubi sopra la nostra testa, lungi dall’essersi disperse, si vadano appesantendo
e scurendo. Niente di buono all’orizzonte con la situazione che si è creata
con il voto del 24 e 25 Febbraio.
Il secondo pezzo che vi propongo è l’editoriale di Francesco
Giavazzi dal Corriere della Sera di oggi: http://www.corriere.it/editoriali/13_maggio_09/burocrazia-inossidabile_1c2f7c84-b862-11e2-8563-aab5ecf30b92.shtml.
Buona stampa. Detto, senza falsa modestia, perché quello che
scrive Giavazzi io l’ho già scritto più volte. E, al posto suo, sarei stato
anche più pesante.
Com’è mia abitudine, quando i temi mi sembrano spingere al
pessimismo e al malumore, cerco di andare a trovare qualche brano musicale,
possibilmente ricco di ritmo e di vitalità.
Si addice senz’altro allo scopo un brano dei Traffic, gruppo inglese attivo tra la
fine dei 60 e l’inizio dei 70, le cui vicende hanno risentito, nel bene e nel
male, della presenza un po’ prepotente di Steve Winwood. Il pezzo è Glad, l’album si intitola John Barleycorn Must Die e fu pubblicato
nel 1970. Dura quasi sette minuti, per stasera può bastare.
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