Non avrei nessuna voglia di occuparmi di politica. La
situazione mi sembra difficile da comprendere, torbida come una palude, e l'unico elemento certo è che i politici italiani continuano a preoccuparsi del proprio
misero orticello. Solo il tizio decrepito si distingue, perché il suo orticello
non è misero e perché ha grane piuttosto serie con la giustizia. Il verdetto
della Cassazione, secondo me, è l’ultima delle sue preoccupazioni giudiziarie
e, quindi, tanto vale prepararsi al peggio: lui, come dice, non molla e non
mollerà, ha in ballo una posta troppo alta perché possa preoccuparsi degli
italiani. Non l’ha fatto in passato, perché mai dovrebbe farlo oggi, mentre contempla la smisurata ampiezza del suo fallimento politico e, come di consueto, studia come scaricare sugli altri i propri errori e le proprie colpe?
Sul tema, e così celebriamo la "riapertura" della rubrica dopo le ferie, ecco il Buongiorno di Gramellini: http://www.lastampa.it/2013/08/23/cultura/opinioni/buongiorno/punto-e-non-a-capo-qXBMCkx48f3bR7YYD7g1xO/pagina.html.
Sul tema, e così celebriamo la "riapertura" della rubrica dopo le ferie, ecco il Buongiorno di Gramellini: http://www.lastampa.it/2013/08/23/cultura/opinioni/buongiorno/punto-e-non-a-capo-qXBMCkx48f3bR7YYD7g1xO/pagina.html.
Buona stampa.
Ho detto di non volermi occupare di politica. E, invece, me ne sono occupato e lo farò ancora per qualche riga, perché questo articolo non me lo posso far scappare: http://www.corriere.it/politica/13_agosto_23/massimo-letta-berlusconi-fatto-quotidiano_4c7a566a-0be2-11e3-b588-54889b555b59.shtml.
Buona stampa. Vedete qualche attenzione per i problemi reali del paese da parte dello Stalinuccio di Gallipoli? No, lui parla soltanto di chi occuperà questa o quella poltrona e di cosa deve fare Tizio e cosa Caio. Ossia continua nei suoi patetici giochetti di potere, disegna i castelli in aria che sono la sua specialità. D'Alema, però, su un punto ha ragione: lui e i colleghi che ha imposto alla guida del Pd sono bravissimi a perdere o, se si preferisce, a far vincere il tizio decrepito.
Quanto alla replica di Bondi, che dire? Lui sembra preoccupato esclusivamente di dare nuova prova di servilismo al padrone (di questi tempi dalle sue parti c'è grande competizione tra servette e lacchè, mai perdere un'occasione).
Di proposta politica, zero, da una parte come dall'altra.
Uno scambio di battute a distanza tra due
falliti come D’Alema e Bondi è un divertimento impagabile, ma non lascia un buon sapore in bocca, tutt'altro.
Lasciamo perdere questi buffoni, poco importa che abbiano baffi sottili o crani lucidi o
capelli lunghi, folti e disordinati (meno delle idee sottostanti) o siano già
imbalsamati e con il lucido da scarpe in testa. Non valgono nulla. Si
preoccupano dei fatti loro e non sanno neppure da che parte iniziare a
risolvere i problemi italiani.
Passiamo a gente che fa onore all’Italia e insegna a
riflettere e a guardare la vita con intelligenza e con misura, e lo fa scrivendo
con chiarezza e con eleganza, concedetemi un aggettivo, esemplari. Parlo di
Claudio Magris, di cui non potete perdere questo articolo dal Corriere della
Sera di oggi: http://www.corriere.it/cultura/13_agosto_23/solitudine-amore-iphone-magris_e5957ae4-0bd5-11e3-b588-54889b555b59.shtml.
Buona stampa. Anzi, molto di più.
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