Non condivido l’opinione di chi, come Antonio Polito nell’esordio del fondo sul Corriere di oggi (http://www.corriere.it/opinioni/18_marzo_25/bipolarismo-anomalo-lega-salvini-m5s-di-maio-fd9e2d88-2f94-11e8-8bb6-779994a184b2.shtml), considera l’elezione dei presidenti di Camera e Senato come un segnale positivo, manifestazione di un clima politico nel quale la democrazia parlamentare può lavorare.
Quello che succede in Italia e nel mondo, come ne parla la stampa e quel che ne penso io. Con attenzione per politica, economia e finanza.
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domenica 25 marzo 2018
Questione di figlie
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giovedì 1 ottobre 2015
Più Financial Times e meno Dipiù
Martedì, grazie alla condivisione su Facebook da parte di un amico, ho avuto modo di leggere un articolo pubblicato dal settimanale americano The New Yorker: http://www.newyorker.com/news/john-cassidy/the-financial-times-and-the-future-of-journalism.
Buona stampa. Attraverso un colloquio con John Ridding, capo azienda di The Financial Times, il giornalista di The New Yorker John Cassidy ricostruisce la recente cessione del quotidiano inglese al gruppo editoriale giapponese Nikkei e le scelte strategiche e commerciali dell’ultimo decennio, soprattutto in relazione allo sviluppo dell’edizione digitale. Effettivamente il caso di The Financial Times è esemplare di come internet poteva e può essere sfruttata per realizzare e vendere in maniera profittevole informazione di qualità. E’ un caso indubbiamente particolare: si tratta di un quotidiano economico-finanziario, che si rivolge prevalentemente ai membri di una comunità abbastanza ben definita, che ha tra i suoi elementi caratterizzanti la lingua inglese e l’attenzione per i temi privilegiati dal giornale.
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mercoledì 24 giugno 2015
Se contano soltanto le prossime elezioni
Generalmente impiego poco a scrivere un post. Quando ho
identificato il tema o i temi che voglio trattare, comincio e nel giro di un’ora
al massimo è tutto finito: letto, corretto e completo di scelta musicale, che
richiede il suo tempo.
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