Sergio Staino (http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Staino)
è uno dei nostri vignettisti più popolari. Le sue vignette sono state e sono
pubblicate su numerosi quotidiani e periodici. Ha creato alcuni personaggi
diventati quasi leggendari, come Bobo e Molotov.
Non ha mai nascosto il suo orientamento politico e, anzi,
come altri vignettisti, ha usato il proprio lavoro anche per esprimere le
proprie opinioni, oltre che per far sorridere.
Come ogni sabato, il Corriere della Sera ha pubblicato anche ieri la
vignetta settimanale di Staino, che non è disponibile sul sito, quindi l’ho
acquisita con lo scanner. Eccola.
Mala stampa. Se e quanto faccia ridere o sorridere, ovviamente, ognuno ha
la propria idea. Il senso dell’umorismo non è uniformemente distribuito nella
popolazione, sia dal punto di vista quantitativo sia, se così posso dire, dal
punto di vista qualitativo. Sotto questo profilo, dunque, il mio giudizio è più
che irrilevante. Non vi dirò se ho riso o meno, ma vi dirò che ho provato
piacere nel vederla e ho ripensato al mio ultimo post: Staino mi ha dato
ragione e, voi tre sapete, io provo un particolare piacere quando posso
sottolineare di aver visto giusto. Da bravo componente della Ditta, Staino
sostiene che, avendo Renzi raccolto molti voti alle europee, ha,
conseguentemente, aperto le porte del PD alla “robaccia”. Peccato che Renzi
(che, come sapete, non gode della mia stima né della mia simpatia) non abbia
avuto alcun ruolo nel selezionare la classe dirigente del PD fino alla fine del
2013, quando cioè è diventato Segretario del partito.
Non si fa il bene degli italiani e, credo, ma la cosa non
m’interessa poi tanto, quello del PD a continuare, come fanno gli esponenti
della Ditta, Staino incluso, a rifiutarsi di guardare in faccia la realtà e di
riconoscere le proprie responsabilità. Con gente del genere, che ha
l’elasticità mentale di un paracarro, hai voglia di cambiare verso all’Italia.
D’Alema, Bersani, Cuperlo, Fassina e soci metteranno i bastoni fra le ruote di
chiunque non la pensi come loro, che, purtroppo per noi, usano categorie politiche vecchie di trent'anni. Si considerano unti da qualche sorta di divinità della
sinistra (non saprei dire quale, visto che persino loro non fanno più i nomi
neppure di Marx e Engels, non parliamo di Stalin o di Mao) quasi quanto il
tizio decrepito si sente l’unto del Signore.
E lasciamo perdere di chi si crede l’unto il puparo dello
psiconano+barba-Mediaset… I guru della rete sono i fondatori di Google,
Facebook, Paypal, Instagram, Wikipedia, ecc. Che io sappia, Ca((zz)sal)eggio
non trova spazio nel gruppo, nemmeno tra i gregari di riserva.
Un brano musicale. Qualcosa di allegro e di diverso dal
solito. La musica Klezmer (http://it.wikipedia.org/wiki/Klezmer),
oltre a trarre origine da culture musicali diverse, si presta molto bene
all’incontro con altri generi, producendo risultati interessanti.
Vi propongo una registrazione dal vivo del 2004 di David Krakauer, uno straordinario clarinettista, e del suo gruppo. Il video è
stato registrato a Cracovia e racchiude i brani conclusivi del concerto. Un'esplosione di vitalità e di divertimento.
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