domenica 4 maggio 2014

La buffonata e i suoi sacerdoti


Ho già espresso la mia opinione sul calcio italiano. Oggi non posso evitare di ripetermi e precisare. Non temete, sarò lapidario.
Il calcio italiano è una vergogna e una buffonata: una vergogna per quello che accade fuori e dentro gli stadi e una buffonata perché ogni diciotto mesi la magistratura apre una nuova inchiesta sulle partite truccate.
Su quel che è successo ieri a Roma, lascio la parola a Massimo Gramellini, il cui commento mi sembra come sempre impeccabile: http://www.lastampa.it/2014/05/04/cultura/opinioni/buongiorno/ultimo-stadio-pIWHs4QT5OJUjWIElBNGSJ/pagina.html.
Buona stampa.
Ha ragione Gramellini a ricordare che, in altri paesi, certi personaggi starebbero trascorrendo utili giornate di riflessione in galera o ai servizi sociali. I servizi sociali veri, non quelli “ogni tanto, se ha voglia…”
Il tizio decrepito, che continua a sbrodolare panzane nel tentativo di dipingersi come un uomo politico e di convincere di essersi preoccupato e di preoccuparsi del bene del paese, visto che dice anche di amare il calcio, farebbe meglio a seguire la signora inglese alla quale, Dio lo perdoni, di tanto in tanto si azzarda ad accostarsi. Lady Thatcher, Primo Ministro di Sua Maestà ai tempi della strage di Heysel, introdusse misure drastiche per cercare di estirpare il fenomeno delle tifoserie violente dai campionati del Regno Unito, in particolare da quello inglese. Non riuscì neppure lei a raggiungere il risultato nei tempi voluti, ma oggi gli hooligan sono, se non domati, quanto meno ben addomesticati.
Naturalmente, il tizio decrepito non somiglia per niente a Margaret Thatcher (verrebbe da dire che è una pallidissima imitazione se non fosse abbronzato dal cerone…), quindi si guarderà bene dal provare a promuovere la bonifica radicale di cui il calcio italiano ha un estremo bisogno.
E come lui tutti gli altri sedicenti leader politici italiani, per i quali sono preziosi anche i voti dei figuri che vediamo all’opera attorno al calcio.
Buona notte e buona fortuna.

Nessun commento:

Posta un commento