Ho già espresso la mia opinione sul calcio italiano. Oggi
non posso evitare di ripetermi e precisare. Non temete, sarò lapidario.
Il calcio italiano è una vergogna e una buffonata: una
vergogna per quello che accade fuori e dentro gli stadi e una buffonata perché
ogni diciotto mesi la magistratura apre una nuova inchiesta sulle partite
truccate.
Su quel che è successo ieri a Roma, lascio la parola a
Massimo Gramellini, il cui commento mi sembra come sempre impeccabile: http://www.lastampa.it/2014/05/04/cultura/opinioni/buongiorno/ultimo-stadio-pIWHs4QT5OJUjWIElBNGSJ/pagina.html.
Buona stampa.
Ha ragione Gramellini a ricordare che, in altri paesi, certi
personaggi starebbero trascorrendo utili giornate di riflessione in galera o ai
servizi sociali. I servizi sociali veri, non quelli “ogni tanto, se ha voglia…”
Il tizio decrepito, che continua a sbrodolare panzane nel
tentativo di dipingersi come un uomo politico e di convincere di essersi
preoccupato e di preoccuparsi del bene del paese, visto che dice anche di amare
il calcio, farebbe meglio a seguire la signora inglese alla quale, Dio lo
perdoni, di tanto in tanto si azzarda ad accostarsi. Lady Thatcher, Primo Ministro di Sua Maestà ai tempi della strage
di Heysel, introdusse misure drastiche per cercare di estirpare il fenomeno
delle tifoserie violente dai campionati del Regno Unito, in particolare da
quello inglese. Non riuscì neppure lei a raggiungere il risultato nei tempi
voluti, ma oggi gli hooligan sono, se
non domati, quanto meno ben addomesticati.
Naturalmente, il tizio decrepito non somiglia per niente a
Margaret Thatcher (verrebbe da dire che è una pallidissima imitazione se non
fosse abbronzato dal cerone…), quindi si guarderà bene dal provare a promuovere
la bonifica radicale di cui il calcio italiano ha un estremo bisogno.
E come lui tutti gli altri sedicenti leader politici
italiani, per i quali sono preziosi anche i voti dei figuri che vediamo all’opera
attorno al calcio.
Buona notte e buona fortuna.
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