Ecco una preziosa lezione di giornalismo, grazie alla quale
sono riuscito a mantenere confinata la mia ira, che prosegue da mercoledì,
ampliata nella sera di sabato, da quando, insomma, ho letto delle brillanti
altruistiche ultime decisioni del tizio decrepito. Mentre lui, il tizio decrepito,
continua a sproloquiare senza vergogna, Bill Emmott, già direttore di The Economist (se ben ricordo, direttore
anche al tempo della famosa copertina in cui il settimanale affermava che il
tizio decrepito non era adatto a governare l’Italia, cui seguiva all'interno un articolo che si suggerisco di rileggere o leggere: http://www.economist.com/node/587107), pubblicava un editoriale
sul sito del Financial Times (http://www.ft.com/intl/cms/s/0/e3bc9a98-29b9-11e3-9bc6-00144feab7de.html#axzz2gOvnVFsJ).
Buona stampa. Emmott, oltre a conoscere bene il nostro
paese, sa anche andare al di là della contingenza e indicare un percorso che,
purtroppo, difficilmente i nostri politici, di qualsiasi partito, si sogneranno
di imboccare. Il cambiamento, di cui abbiamo un disperato bisogno, è un
pericolo per tutti, dall’estrema destra all’estrema sinistra (per usare una
terminologia in voga qualche anno fa).
Il Financial Times, comunque, aveva già ben descritto ieri
la natura e le conseguenze della mossa del tizio decrepito: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/c6ae91bc-2924-11e3-8d19-00144feab7de.html#axzz2gOvnVFsJ.
Buona stampa. E sottolineo un dettaglio, che avrei voluto
trovare in qualche editoriale italiano: l’atteggiamento del tizio decrepito è
definito come chutzpah, vocabolo di
origine Yiddish credo inteso, anche
in base al contesto, nel significato originario, non certo in quello più
recente assunto nella lingua inglese (http://en.wikipedia.org/wiki/Chutzpah).
Insolenza è una buona traduzione del termine e rende
perfettamente la situazione che stiamo vivendo. Il tizio decrepito è insolente ieri
come oggi come vent’anni fa: insulta i suoi concittadini propinando promesse e menzogne
senza sosta, con l’arroganza di chi usa il potere per obiettivi diversi da
quelli che indica. Un figuro che pretenderebbe di sottrarsi indefinitamente alle
conseguenze dei propri comportamenti, manipolando le persone e piegando ai
propri interessi le Istituzioni (si, uso ancora la maiuscola!).
Giusto perché uno di voi tre non possa pensare che trovo i
miei argomenti su Il Fatto Quotidiano, ecco, un esempio tra tanti, come descriveva il Financial Times
la vicenda del Senatore De Gregorio qualche mese fa:
Buona stampa. Ovviamente e come sempre.
Finisco tornando in Italia, suggerendovi di guardare queste
immagini sul sito del Corriere della Sera: http://www.corriere.it/politica/foto/09-2013/berlusconi/pdl-riunione/riunione-parlamentari-pdl-_41884126-29f7-11e3-ab32-51c2dea60815.shtml#1.
Immagini, appunto, fotografie, ma più efficaci di qualsiasi mia parola. Il tizio decrepito, i suoi scherani e i suoi servi pensano a tutto fuorché ai problemi e alle necessità degli italiani. Un autocompiacimento come quello che traspare dai loro volti dice tutto sul modo in cui si confrontano con la realtà. Se poi volete che vi dica cosa penso della chirurgia plastica, sorriderò, che altro potrei fare di fronte alla patetica maschera incapace di nascondere il vecchio…
Immagini, appunto, fotografie, ma più efficaci di qualsiasi mia parola. Il tizio decrepito, i suoi scherani e i suoi servi pensano a tutto fuorché ai problemi e alle necessità degli italiani. Un autocompiacimento come quello che traspare dai loro volti dice tutto sul modo in cui si confrontano con la realtà. Se poi volete che vi dica cosa penso della chirurgia plastica, sorriderò, che altro potrei fare di fronte alla patetica maschera incapace di nascondere il vecchio…
Alessandro Manzoni, nel descrivere l’assalto al forno delle grucce…
Hai ragione Roberto, le foto dicono a volte più delle parole. Il tizio è decrepito!
RispondiEliminaciao Marco